NOMINA TAGLIALATELA A FORMIA: CORTE DEI CONTI CONDANNA VILLA, IL DIRIGENTE E L’EX CAPO DI GABINETTO

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Corte dei Conti

Nomina di Taglialatela al Comune di Formia, la Corte dei Conti ha condannato l’ex primo cittadino Paola Villa

Sono in tre che il prossimo 11 aprile si troveranno davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce per la nomina dell’ormai ex capo di gabinetto Mario Taglialatela decisa dall’ex sindaco Paola Villa, difesa dall’avvocato Vincenzo Macari. Oltreché ai due suddetti, il Gup deciderà se rinviare a giudizio o meno anche il responsabile del “4° Settore Economico Finanziario e Personale” del Comune di Formia Daniele Rossi. Tutti e tre sono indagati per abuso d’ufficio, a cui si aggiunge il contestato falso per Mario Taglialatela.

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Intanto, in sede contabile, la Corte dei Conti è arrivata alla condanna erariale nei confronti dei tre protagonisti della vicenda, distribuendo quota percentuale la responsabilità: 780 euro per Daniele Rossi, 2000 euro per Paola Villa e poco più di 7000 euro per Mario Taglialatela. Soldi che tutti e tre dovranno restituire all’erario.

Le indagini sul versante penale sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Formia coordinata dal Procuratore Capo Luciano D’Emmanuele. Secondo le ipotesi degli inquirenti, Taglialatela, inquadrato nella categoria C1, avrebbe dovuto svolgere la sua funzione gratuitamente per un anno poiché in quiescenza. E inoltre, lo stesso Taglialatela avrebbe dovuto palesare gli incarichi avuti negli anni precedenti e per tale ragione è accusato anche di falso.

All’epoca dell’avviso di conclusione indagini avvenuto nel febbraio 2021, Villa e la sua amministrazione sostennero che “il conferimento di un incarico di Staff a supporto del sindaco nell’esercizio di funzioni di indirizzo e controllo politico amministrativo che non comporta funzioni gestionali direttive o dirigenziali è perfettamente legittimo, così come stabilito dalla corte dei conti sezione regionale di controllo per la Liguria delibera numero 27 del 22 marzo 2016. Va precisato, altresì, che il rapporto con l’avvocato Taglialatela è di lavoro subordinato, senza funzioni direttive dirigenziali di studio o di consulenza. Nel decreto numero 29 del 24 luglio 2020 di conferimento incarico è precisato, infatti, che, ferma restando la dipendenza funzionale diretta del sindaco per quanto riguarda le mansioni da svolgere, per gli aspetti afferenti la gestione del rapporto di lavoro l’avv. Taglialatela dovrà fare riferimento alla dirigente del settore Affari Generali. Ma vi è di più: la rivisitazione dello staff del sindaco, oltre a rappresentare un indubbio ed oggettivo aumento quantitativo e ancor più qualitativo con l’innesto della figura dell’ex segretario generale Taglialatela ha comportato una riduzione della spesa pubblica di circa 40.000 €. In questo modo si è quindi coniugata la quantità, la qualità e il risparmio di spesa”.

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