Prima la cassaintegrazione, poi la vendita all’asta del pastificio e ora iniziano pure i licenziamenti. La storica azienda della pasta formiana sembra essere finita in una crisi oramai irreversibile. Con una apposita comunicazione rivolta alla triade sindacale Cgil, Cisl e Uil, l’azienda ha comunicato “di dover procedere al licenziamento di n°2 impiegati su un organico di 24 lavoratori di cui 17 operai e 7 impiegati”.
Una “sproporzione numerica tra forza operaia e forza impiegatizia – prosegue la nota – che non consente più di sostenere i costi del personale impiegatizio così elevati”. Costi che secondo l’azienda sono un rischio per il concordato preventivo in atto.
Tutto accade mentre nell’ambito del processo ribattezzato Sistema Formia, la società Paone – dalla cui trasformazione del vecchio sito produttivo in centro commerciale è partita l’inchiesta – lascia emergere in tutta la sua evidenza una profonda spaccatura familiare. Alla prima udienza della fase dibattimentale il nuovo management ha richiesto la costituzione di parte civile nei confronti dell’ex amministratore unico Stefano Paone. Richiesta bocciata.
Ma la rivolzione societaria e familiare è ormai totale. Tanto è vero che uno dei figli del capostipite Domenico, Erasmo Paone, annuncia negli ultimi giorni, l’inizio di una sua nuova avventura nella società Adduma Car, con un apposito video su Youtube, dove ricostruisce i suoi successi come “vicepresidente esecutivo di Fiat al fianco di Sergio Marchionne”
Ma le nuove strade e soluzioni imprenditoriali in particolare di Erasmo erano già cominciate alcuni anni fa con l’apertura di un birrificio artiginale a Pomezia, dove l’erede della pasta formiana ha avviato la produzione della birra Oxiana.