RISCHIO RIGETTO PER IL PRIMO TRAPIANTO FACCIALE

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Il team del Sant'Andrea

Annullata la conferenza stampa, fissata ieri mattina alle 14.30, nelle sedi dell’ospedale Sant’andrea di Roma nella quale, i medici, avrebbero dovuto confermare la buona riuscita del primo trapianto facciale eseguito in Italia. Nell’ultimo bollettino medico il Sant’Andrea spiega: « le condizioni generali della paziente sono buone e non ci sono preoccupazioni per la sua vita». Si considera ora l’ipotesi di una ricostruzione temporanea con tessuti della donna.

L’operazione tecnicamente riuscita, che rientra in un protocollo sperimentale, autorizzato dal Centro Nazionale Trapianti dopo l’acquisizione del parere positivo del Consiglio Superiore di Sanità, è stato eseguito dalle équipe romana, diretta dal professor Fabio Santanelli di Pompeo, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica dell’A.O. Sant’Andrea di Roma, e dal dott. Benedetto Longo, della stessa unità operativa, e da un équipe specialistica di Zurigo. Iniziato nella mattinata di sabato e terminato alle 5 di domenica, durato ben 27 ore, nelle quali è stato effettuato il prelievo del tessuto facciale da donatore deceduto e successivamente trapianto su una paziente di 49 anni affetta da una malattia neurodegenerativa, la neurofibromatosi di tipo I, che le aveva deturpato il viso. La donna ora si trova in terapia intensiva. La prognosi resta riservata.

Dunque – secondo l’ultimo bollettino – si tratterebbe di un principio di rigetto nell’attecchimento del lembo di faccia trapiantato ma che non porrebbe la paziente in pericolo di vita: “L’intervento chirurgico è tecnicamente riuscito e le anastomosi sono pervie, tuttavia i tessuti trapiantati hanno manifestato, durante la notte scorsa, segni di sofferenza del microcircolo per sospetto rigetto, nonostante il cross-match negativo tra donatore e ricevente. Per prevenire ulteriori rischi si sta prendendo in considerazione, come previsto dal protocollo, la possibilità di una ricostruzione temporanea con tessuti autologhi della paziente nell’attesa di una ulteriore ricostruzione con un nuovo donatore”.

In queste ore si attende l’uscita del bollettino medico che darà ulteriori informazioni sull’intervento.

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