Dopo l’articolo di Latina Tu che riprendeva la nota di denuncia del meetup di Terracina 5 stelle sulla stagione balneare terracinese, è arrivata immediata la replica dell’assessore al Demanio Marittimo del Comune Gianni Percoco il quale, sostanzialmente, bolla gli attivisti come confusionari e incapaci. Persino più caustico, l’assessore, quando si riferisce alla sporcizia delle spiagge libere la cui responsabilità, nel caso gli arenili dovessero essere in cattive condizioni, sono ascrivili al singolo cittadino inurbano e “zozzone”. Non cambia il parere dell’assessore quando parla della limpidezza delle acque, la cui torbidezza sarebbe causata, a suo dire, da mareggiate lontane da Terracina o sempre, come nel caso delle spiagge libere, dallo “zozzone” di cui sopra, questa volta alla guida della sua barca.
“Secondo i dati regionali – spiega l’assessore – le concessioni rilasciate dal Comune di Terracina a privati sono ben al di sotto del 50% dei circa 12 chilometri di arenili che insistono sul territorio comunale. I Cinquestelle confondono le concessioni con le convenzioni, istituti profondamente diversi poiché i secondi afferiscono alle spiagge libere che rimangono tali. A Terracina ci sono diversi arenili in convenzione, formula che prevede la facoltà, per chi ne detiene il titolo, di erogare un servizio di ombrellone e sdraio esclusivamente all’avventore che ne fa richiesta installando l’attrezzatura al momento e rimuovendola non appena il bagnante lascia l’arenile. Queste spiagge rimangono a tutti gli effetti libere perché è garantito a chiunque l’accesso libero e gratuito all’arenile portandosi un proprio ombrellone, sdraio o sedie. Quello che sfugge ai grillini è il fatto che la convenzione costituisce un servizio in più ai bagnanti perché il titolare ha l’onere di garantire i servizi igienici, la pulizia, le passerelle e il servizio di salvataggio. Nelle altre spiagge libere il servizio di pulizia è assicurato dalla De Vizia e se gli arenili dovessero presentarsi indecorosi nel corso della giornata la responsabilità è da ricondurre all’inciviltà di qualche singolo che li frequenta“.
“Le uniche acque torbide che vedo – ha proseguito l’assessore Percoco – sono quelle in cui i Cinquestelle vorrebbero far navigare i loro avversari politici poiché incapaci di argomentare con i fatti quanto asseriscono, travisando la realtà. La qualità eccelsa del mare terracinese è certificata dall’ARPA e dai riconoscimenti di istituzioni pubbliche e private ottenuti in questi anni, da ultimo quello di Goletta Verde. Quando si verificano situazioni di apparente o effettiva viscosità delle acque è dovuto o a mareggiate provenienti da zone lontane da Terracina o ad altri incivili che dalle imbarcazioni si fanno beffe dell’ambiente marino insudiciandolo. La politica esclusivamente distruttiva dei Cinquestelle denuncia l’incapacità conclamata a tutti i livelli governativi in cui sono purtroppo protagonisti, di concepire azioni positive e lungimiranti per la comunità”.
Letta la risposta, gli attivisti cinquestelle di Terracina hanno controbattuto dando dell’approssimativo all’Assessore Percoco, giudicando la distinzione tra concessione e convenzione (che pure esiste) pleonastica e non attinente al problema di fondo che viene così evidenziato: “Caro assessore, facendo una passeggiata sul Lungomare Circe, per vedere un po’ di mare, bisogna arrivare fino alla “quarta Traversa” o alla “quattordicesima”, laddove cioè c’è spiaggia libera, libera da baracche e similari! Non è difficile da capire, basterebbe un minimo di sensibilità nei confronti del senso della bellezza per evitare tutto questo scempio. Ha mai provato a farsi una passeggiata sul lungomare di S. Felice Circeo…o al consorzio del Lago lungo…? Ha presente cosa si intende per “stabilimento balneare”? Il libero accesso alla spiaggia, il colpo d’occhio che ha un turista?.
Insomma, gli attivisti insistono che il lungomare terracinese sia completamente militarizzato da barriere architettoniche, muri, divisori ecc., e che nella bella stagione venga completamente brutalizzato tanto che nessuno riesca più ad apprezzarne il valore che d’inverno invece è visibile.
Anche sulle acque torbide, il meetup ribatte sostenendo che l’assessore non abbia letto con cura i dati Arpa (vedili qui). Concludono i cinquestelle: “Ci troviamo di fronte ad un assessore che legge i dati con molta, troppa approssimazione!”.
Una polemica che promette altri strascichi e, a giudicare dalla mole dei commenti degli utenti social che denunciano ingiustizie (a volte populisticamente) e cattiva gestione del mare di Terracina, il problema sollevato è sentito. E da anni.