LAVORI DI PULIZIA MAI PAGATI AL COMUNE DI LATINA: L’ENTE PAGA PER LA CONDANNA DELL’EX DIRIGENTE

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Un contenzioso da centinaia di migliaia di euro con la ditta di pulizie produce un primo debito fuori bilancio da 100mila euro

Il Commissario straordinario del Comune di Latina, Carmine Valente, ha firmato la delibera, con i poteri del consiglio comunale, con cui riconosce il debito fuori bilancio da 100mila euro a favore dell’ex dirigente del Comune di Latina, Lorenzo Le Donne.

La storia è annosa e risale addirittura alla fine degli anni ’80 definita da una sentenza del Tribunale civile di Latina arrivata nel 2017. La controversia, così come viene sintetizzato nella delibera commissariale del 4 aprile 2023, è inerente alla rivendicazione del credito avanzato dalla Edilpulizia 2000 Srl per i servizi di pulizia degli uffici comunali nel periodo 1989/1993.

Nel 2017, la Prima Sezione Civile del Tribunale di Latina ha condannato gli ex dirigenti del Comune di Latina Lorenzo Le Donne e Alessandra Caputi, più i professionisti Alessandro Novaga, Luigi Angiello, Salvatore Mango e Angelo Bellini, al pagamento delle somme rivendicate dal Fallimento della Edilpulizia 2000 Srl, oltreché agli interessi al tasso legale come indicato nella motivazione della sentenza e alla refusione delle spese di giudizio.

Contestualmente, il Tribunale di Latina ha accolto la domanda di indebito arricchimento formulata da Le Donne, Novaga e Caputi, nei confronti del Comune di Latina, condannandolo al pagamento delle somme loro rispettivamente in questo modo: 540.109 euro oltre IVA in favore di Lorenzo Le Donne; 33.216 euro oltre IVA in favore di Alessandra Caputi; infine 5.282, oltre Iva, in favore di Alessandro Novaga.

Il Comune, inoltre, è stato condannato alla refusione delle spese di giudizio nei confronti di Le Donne, Caputi e Novaga: rispettivamente 18.000 euro, 6.500 euro e 6.200 euro.

A dicembre 2019, il Consiglio Comunale ha riconosciuto il debito fuori bilancio a titolo di rimborso per indebito arricchimento relativo all’atto transattivo con il quale l’Architetto Caputi ha tacitato la Curatela Fallimentare Edilpulizia 2000 srl versando la somma di 25.000 euro; la refusione spese legali del difensore di Caputi per 9.484 euro; e ancora, la refusione spese legali del difensore di Le Donne per un totale di 26.264 euro.

La delibera del consiglio comunale del settembre 2021 ha riconosciuto il debito fuori bilancio a titolo di rimborso per indebito arricchimento relativo all’atto transattivo con cui Novaga ha tacitato la Curatela Fallimentare Edilpulizia 2000 srl versando la somma di 2.645 euro e la refusione spese legali per compenso del difensore dello stesso Novaga liquidate in sentenza per complessivi 9.046 euro.

La sentenza del Tribunale di Latina è stata impugnata dall’amministrazione comunale presso la Corte di Appello di Roma nel 2018. Il giudizio è ancor pendente, ma la sentenza di primo grado civile ha comunque formula esecutiva.

Anche Le Donne, così come Novaga e Caputi, a dicembre scorso, ha concordato con la Curatela Fallimentare Edilpulizia 2000 srl una bozza di atto transattivo. Una transazione già concordata dal Tribunale di Latina lo scorso settembre 2022.

L’atto di transazione sottoscritto tra le parti – Fallimento Edilpulizia e Le Donne – in data 15 dicembre 2022, prevede la tacitazione di ogni pretesa della Curatela a fronte della corresponsione da parte di Le
Donne della somma complessiva di 400.000 euro, invece di quanto stabilito dalla sentenza che ammontava a oltre un milione di euro, per l’esattezza 1.045.797 euro.

Le Donne dovrà versare i 400mila euro in quattro tranche da 100mila, la cui prima corresponsione è stata già anticipata dall’ex dirigente dei Lavori Pubblici del Comune. Al contempo, l’ex dirigente ha inviato una diffida al Comune di Latina lo scorso 17 dicembre affinché il Comune, che deve pagare per il suo ex dipendente, “rispetti i termini dei 120 giorni per il rimborso di ciascuna rata trascorsi infruttuosamente i quali l’Ing. Le Donne avrà diritto di procedere esecutivamente nei modi previsti dalla legge”.

Ecco perché, oggi, il Commissario è costretto a firmare la variazione di bilancio e corrispondere a Le Donne 100mila euro. Solo la prima delle quattro rate per cui l’ente di Piazza del Popolo dovrà sborsare 400mila euro per lavori di pulizia mai pagati, per i quali è stato condannato un suo ex dirigente.

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