LATINA: SORVEGLIANZA SPECIALE PER IL GENERO DI “PORCELLINO” DI SILVIO

Comando Provinciale Carabinieri di Latina
Comando Provinciale Carabinieri di Latina

Scatta la sorveglianza speciale per Adriano Sarrubbi, 28 anni, di Latina: il provvedimento scaturito da un’attività dei Carabinieri

In data odierna, i Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato, un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, al 28 enne pontino Adriano Sarrubbi.

Il giovane è ritenuto pericoloso in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.

L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come il 28enne, sin da quando era appena maggiorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.

Il provvedimento obbligherà il giovane, per i prossimi 2 anni, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 21.00 alle 06.30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione. Il procedimento versa in fase cautelare, con la conseguenza che per it sottoposto alla misura vige it principio di presunzione di innocenza.

Sarrubbi, marito di una figlia di Carmine Di Silvio detto Porcellino (il numero tre del clan di Campo Boario retto da Giuseppe detto Romolo), indagato a piede libero nell’operazione “Scarface”, è stato recentemente condannato nel processo scaturito dall’operazione di Carabinieri di Latina e DDA di Roma denominata “I Pubblicani”: 5 anni e 10 mesi più 6mila euro di multa è stata la pena a lui comminata.

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