LATINA, PALAZZINA DI VIA QUARTO MAI REALIZZATA: UN PRIVATO CHIEDE I SOLDI A COMUNE E IMPRESA

Cantiere di Via Quarto (Foto Lunanotizie.it)

Comune di Latina: il Commissario Carmine Valente firma un’altra delibera per un contenzioso. Stavolta è la palazzina non costruita di Via Quarto a dare grane all’Ente

Il Commissario prefettizio ha dato mandato all’Avvocato del Comune Francesco Cavalcanti, con una delibera firmata con i poteri della Giunta (la numera 4 rispetto al suo insediamento avvenuto dopo la sentenza del Tar che ha fatto decadere Sindaco e Consiglio), di costituirsi in giudizio davanti al Tribunale Civile di Latina per una causa che afferisce a un tempo lontano: ossia a quello in cui, in ragione dell’annullamento dei PPE operato da un altro Commissario, Giacomo Barbato, la Effebi, all’epoca di Massimo Riccardo, non poté concludere la realizzazione della palazzina in Via Quarto.

Una palazzina che, come si ricorderà, scatenò la protesta di un comitato di cittadini (Il Gigante Buono) e soprattutto le mirate denunce di una cittadina in particolare.

Ora – così come spiega la delibera del Commissario Valente – con atto di citazione notificato all’Amministrazione Comunale e all’Impresa Effebi, un privato cittadino “ha officiato il Tribunale Civile di Latina per la condanna di entrambi, in solido, alla restituzione dell’importo di 114.000 euro oltre interessi e rivalutazione, nonché al risarcimento dei danni dichiaratamente subiti conseguentemente tanto all’inadempimento contrattuale della Società (per la mancata realizzazione degli immobili promessi in vendita), quanto dell’Ente (in ragione del ritiro in autotutela dell’Atto di assenso edificatorio inizialmente rilasciato, facendo affidamento sul quale l’Attore aveva sottoscritto contratto preliminare di compravendita con la ridetta Impresa)”.

La vicenda, come detto e come ribadisce la delibera, si ricollega all’annullamento in autotutela dello Strumento urbanistico attuativo relativo all’ambito territoriale (Barbato ne annullò ben sei) “in cui avrebbero dovuto trovare realizzazione gli immobili, quindi al ritiro da parte dell’Amministrazione del Permesso di costruire inizialmente rilasciato in favore dell’impresa succitata. Peraltro, in un procedimento penale, lo stesso titolare dell’impresa è stato assolto per truffa, accusato di non aver mai restituito l’acconto per un appartamento che avrebbe dovuto nascere con la palazzina mai realizzata in Via Quarto.

Sarà l’avvocato del Comune Cavalcanti a occuparsi del contenzioso civile per conto del Comune anche perché, spiega la delibera, si è già “occupato dei diversi Ricorsi, aventi ad oggetto, rispettivamente, l’annullamento dell’annullamento d’ufficio del Permesso di costruire/ la condanna dell’Ente al risarcimento dei danni/l’accertamento della formazione del titolo edilizio per silenzio assenso/il ripristino dello stato dei luoghi/il diniego ai diversi Progetti presentati dall’impresa, negli anni incardinati avanti agli Organi della Giustizia Amministrativa da parte della Società e dallo stesso Comune di Latina”.

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