IL TAR BOCCIA LIFE 120 DI PANZIRONI: “INGENERA SFIDUCIA NELLA MEDICINA TRADIZIONALE”

Adriano Panzironi
Adriano Panzironi

Life 120, la dieta o stile di vita messa a punto da Adriano Panzironi, è giudicata pericolosa da Tribunale amministrativo del Lazio

Due anni fa, s’inaugurava il 29 agosto, in via Mascagni 111 ad Aprilia, il primo negozio “Life 120” che propone i prodotti (integratori, ma anche alimentari) legati allo stile di vita e di alimentazione promosso dai fratelli Adriano e Roberto Panzironi.

Il Tar del Lazio, ora, conferma la multa di 264.967,5 euro contro i programmi tv di Adriano Panzironi e Life 120 stabilita dall’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom). Il tribunale amministrativo ha rigettato il ricorso della Gm Comunicazione contro la decisione risalente al 2019 che aveva sanzionato la società per via del palinsesto collegato alla contestata dieta proposta dal giornalista Adriano Panzironi. 

Secondo l’Agcom, il canale  televisivo “Life 120 Chanel” era finalizzato alla divulgazione e pubblicizzazione dello stile di vita “Life 120”, ideato dai fratelli Adriano e Roberto Panzironi. La programmazione prevedeva approfondimenti (“Cerca Salute”) su una serie di malattie, commentati da Adriano Panzironi. Nel corso del programma il giornalista indica come origine delle suddette malattie la dieta mediterranea, ricca di carboidrati, e divulga le caratteristiche e gli effetti benefici del metodo “Life 120”, consistenti nell’adozione di un regime alimentare privo di carboidrati e nell’assunzione di integratori.

Per quanto riguarda le televendite, secondo l’Autorità si tratta di un modo per incentivare  la vendita degli integratori e del libro best seller di Adriano Panzironi “Vivere 120 anni, le verità che nessuno vuole raccontarti”. All’attenzione dell’authority anche le “testimonianze” da parte di soggetti che avrebbero ottenuto la regressione o, in alcuni casi la guarigione, da malattie, anche gravi.

Le informazioni pubblicitarie così veicolate sono state ritenute contrastanti con la normativa,  in quanto potenzialmente lesive della salute degli utenti  e in grado di diminuire il senso di vigilanza e di responsabilità verso i pericoli connessi al corretto uso dei farmaci. Anche le testimonianze appaiono idonee a diffondere un messaggio critico verso la medicina tradizionale, a favore degli integratori “commercializzati” da Adriano Panzironi, che prospetta la possibile guarigione anche da patologie gravi.

L’autorità ha accertato che in una “testimonianza” andata in onda il 29 marzo 2018, alle ore 17,25, arriva in studio una minore disabile, affetta dalla “sindrome di Rett”, una rara e grave patologia neurologica dello sviluppo. A questo punto un moderatore alla presenza dello stesso Adriano Panzironi intervista i genitori  che descrivono i gravi sintomi della patologia della figlia, e riferiscono che le condizioni generali della bambina sono migliorate grazie all’uso degli integratori “Life 120”. Subito dopo, esaurita la “testimonianza”, ha inizio la televendita. L’autorità ha ritenuto che la predetta programmazione sia finalizzata a pubblicizzare i prodotti “Life 120”, che costituiscono un elemento particolarmente importante dello stile di vita e possa pertanto definirsi informazione commerciale.

Per il Tar “gli approfondimenti e le testimonianze trasmesse dal canale Life 120 sono idonee a ingenerare sfiducia nella medicina tradizionale“. E “se è vero che la riduzione degli zuccheri e l’attività motoria determinano il miglioramento delle patologie, come dimostra la medicina tradizionale, è pericoloso, in termini di salute pubblica, collegare all’adozione di uno stile di vita la cura o la regressione di malattie gravi come i tumori o patologie genetiche“.

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