Questa notte la Squadra Mobile di Latina ha tratto in arresto in flagranza di reato il 28enne Antonio Di Silvio detto Patatino, appartenente ad una nota famiglia criminale autoctona e pregiudicato per reati contro la persona ed il patrimonio, in quanto responsabile di rapina a mano armata
I FATTI – Nella serata di ieri – come si legge in una nota della Questura di Latina – è arrivata la richiesta di aiuto al centralino di soccorso pubblico nella quale è stata segnalata la presenza di un individuo, armato di pistola, che si era presentato presso un’abitazione di Campo Boario trovandovi una donna ed il proprio figlio, per impossessarsi di alcuni effetti personali quali una felpa, un paio di ciabatte, un IPod e un paio di occhiali da vista, a saldo di un presunto debito che la vittima, figlio e fratello dei presenti, avrebbe contratto.
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Dagli elementi acquisiti, gli investigatori della Squadra Mobile hanno effettuato una serie di perquisizioni, ed in una abitazione è stata rinvenuta parte della refurtiva: una felpa ed un paio di scarpe.
Alla luce degli elementi probatori acquisiti, il giovane è stato tratto in arresto e associato presso la Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Patatitno, figlio del boss Giuseppe “Romolo” Di Silvio, ha sul groppone una condanna definitiva a 7 anni e 4 mesi di reclusione per i reati di associazione per delinquere, rapina ed estorsione scaturiti dal processo Caronte.
