Elezioni Latina 2021: il centrodestra prova a chiudere la partita del candidato sindaco ma è in alto mare. E la Lega pensa a un civico: l’ex arbitro Claudio Gavillucci
Il parterre dei possibili candidati nel centrodestra latinense è intasato e la risoluzione è ancora lontana. In realtà, un vero e proprio rebus.
Almeno quattro o cinque per ora le proposte sul piatto della possibile coalizione che, a distanza di cinque anni dal cappotto subito per mano di Damiano Coletta e Latina Bene Comune, prova a ripresentarsi all’appuntamento elettorale per vincere. È sì perché dopo un ventennio di dominio incontrastato, la stagione ultima del centrodestra al potere viene ricordata solo per inchieste e scandali che hanno travolto la Giunta Di Giorgi e il suo riferimento principale dei primi anni Dieci: Pasquale Maietta.
In realtà, vincere non sarebbe complicato: a Latina i partiti del centrodestra i voti li avevano anche nel 2016, ma decisivo fu il fuggi fuggi generale dal peso dell’era Di Giorgi/Maietta e i tanti candidati divisi tra loro, in un ambiente che, 5 anni fa, era più somigliante a una tonnara che a una possibile intesa di liste.
Al bazar elettorale del centrodestra, sicuramente al vaglio c’è la candidatura dell’ex sindaco Vincenzo Zaccheo, benvoluto da una parte della Lega, quella dell’europarlamentare Matteo Adinolfi e dell’ex PD Massimiliano Carnevale, ma che sconta una certa ritrosia dalla corrente del deputato Francesco Zicchieri il quale, un paio di anni fa, al sopraggiungere di tanti ex AN nel partito, pronunciò parole piuttosto ultimative: “Zaccheo ha fatto il suo tempo e oggi la Lega guarda ad altro“.
Contro il fronte dell’ex Sindaco di Latina, che dopo la prescrizione per il processo Metroleggera ha imbastito una tambureggiante campagna di propaganda, non si schiererebbero probabilmente neanche l’attuale consigliere comunale Vincenzo Valletta né tantomeno il consigliere regionale Angelo Tripodi, ultimamente molto attivo sui social con selfie a tutto spiano. Resta da vedere cosa ne pensi il coordinatore regionale Claudio Durigon, anche se una idea ce la si può fare alla luce dell’incontro a sorpresa che c’è stato a Roma.
Infatti, la scorsa settimana, il senatore ciociaro Gianfranco Rufa, commissario provinciale pontino della Lega, in sostituzione di Di Pinto, e nominato proprio dall’ex uomo forte di Ugl Lazio, ha convocato nei suoi uffici romani il personaggio che non ti aspetti. Si tratta dell’ex arbitro di Serie A Claudio Gavillucci al quale è stata proposta la candidatura a Sindaco di Latina.
In realtà, il classico coniglio dal cilindro era atteso nel centrodestra e soprattutto in casa Lega a cui un personaggio come Gavillucci, che si è costruito un’immagine positiva in città con la sua battaglia contro i poteri forti dell’affettato e oscuro mondo calcistico italiano, servirebbe come il pane. Intanto l’immagine di un civico, lontano dai partiti ma accolto da essi, costituirebbe la risposta più pronta all’unico candidato in corsa finora: l’attuale Sindaco Damiano Coletta che punterà e già punta sulla sua natura di civico, ad oggi maturato con la costituzione del cosiddetto campo largo e l’appoggio dei mai odiati partiti. Civici politici a confronto, solo che Gavilucci avrebbe da sé la novità, i voti di Lega e Fratelli d’Italia (tanti) e sopratutto la mancanza del fardello più grande per Coletta: cinque anni di amministrazione che hanno deluso in molti.
Inoltre, Gavillucci, 41enne di Latina e senza un’esperienza in politica, sarebbe presentato per quel che è: uno che si è fatto largo in Italia e all’estero (oggi vive a Liverpool dove continua a fare l’arbitro nelle serie minori inglesi) e che non ha abbassato la testa di fronte a quella che lui stesso ha ritenuto da sempre un’ingiustizia. Ossia l’estromissione dall’Associazione Italiana Arbitri nel 2018 a causa di una controversa valutazione del suo rendimento arbitrale (leggi al link di seguito la sua storia).
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Alla fine, Gavillucci la sua battaglia l’ha persa, non essendo più arbitro in Italia, ma il segno che ha lasciato è sicuramente quello di un combattente, immortalato peraltro nel libro “L’uomo nero” con prefazione di un peso massimo del giornalismo italiano: Marco Travaglio.
Al di là delle questioni editoriali che interessano il giusto, per il Commissario Rufa, e probabilmente anche per Durigon (impensabile che il senatore ciociaro non abbia condiviso la volontà di convocare Gavilucci), l’ex arbitro che ha sfidato i poteri forti è la perfetta lavatrice per togliere con un solo giro tutte le opacità che la Lega di Latina ha mostrato dallo scoccare dell’inchiesta Alba Pontina agli ultimi approfondimenti dell’Antimafia proprio sul coordinatore regionale Claudio Durigon. Non più riferimenti a Iannotta, Gangemi e altri personaggi impresentabili, Gavillucci rappresenta per la Lega la panacea di tutti i mali con due problemi però.
Il primo è che l’ex arbitro dovrebbe mettere d’accordo tutta la coalizione: da Fratelli d’Italia che un nome fatica a trovarlo e Forza Italia che sostanzialmente è in attesa. Da vedere inoltre le auto-candidate a sindaco Giovanna Miele e Annalisa Muzio, due profili diversi ma che sono stati vagliati dai cosiddetti cacciatori di teste pontine. Miele è appoggiata nella sua candidatura dal consigliere comunale Matteo Coluzzi e dal suo partito forzista da cui è fuoriuscita morbidamente per riflettere un’immagine di rinnovamento fondando il laboratorio “Identità e Futuro”. Rimane, tuttavia, ben legata a Forza Italia e al suo dominus Claudio Fazzone, in prima fila alla presentazione del suddetto laboratorio; ha dalla sua anche il possibile appoggio del leghista Carnevale.
Annalisa Muzio, commissario di Confcommercio a Latina, un’associazione già potentissima e ora ancora di più dopo che il suo Presidente Giovanni Acampora ha cominciato a presiedere la Camera di Commercio ciociaro-pontina, ha negli ultimi due anni occupato la scena delle veline politiche. Fondatrice dell’Associazione Minerva, promotrice della Consulta dei Borghi, da poco ha fatto nascere un nuovo gruppo “Fare Latina – EvoLabor”, presieduto da Giorgio Di Giorgio. Come a ribadire, dopo un paio di anni di incessante presenza mediatica: io ci sono ancor di più.
L’avvocata, nell’ultimo biennio, ha parlato un po’ con tutti: da Lbc per questioni di promozione dello sport, al Partito democratico sponda Moscardelli, fino ai partiti del centrodestra, su tutti la Lega. Il suo scoglio è Fratelli d’Italia dove avrebbe voluto concorrere alla carica di consigliere regionale nel 2018, candidatura poi sfumata a favore di Matilde Celentano.
Insomma, entrambe, Miele e Muzio, hanno in questo momento gli sfavori del pronostico. Così come appare ancor più sfumato il sondaggio velato dell’associazione anch’essa sportiva fondata dall’ex Senatore An Riccardo Pedrizzi che, per un momento, ha visto sugli scudi mediatici il figlio Stefano Pedrizzi tramite interviste senza domande apparse sul monopolio dell’informazione pontina. Nell’organigramma dell’associazione sportiva “Città Sport Cultura” e tra i coordinatori delle stessa non sfuggono nomi che direttamente o indirettamente con la politica hanno avuto e hanno a che fare: si va da Massimo Passamonti sempre al centro di trame più o meno visibili nella politica pontina (amico di Enrico Forte ma sostanzialmente bipartisan), al Presidente del Mof di Fondi Bernardino Quattrociocchi, passando per l’ex consigliere provinciale Udc Giuseppe Pastore. Non solo un’associazione sportiva ma sicuramente una posa della prima pietra: se giocherà un ruolo nella partita elettorale oppure se costituirà una sorta di think tank politico-pontino, tendenzialmente molto elitario, lo vedremo a breve.
Ma dicevamo c’è un altro problema alla candidatura dell’ex arbitro: Gavillucci non sarebbe interessato affatto a presentarsi come Sindaco. Il che è probabilmente scelta saggia considerata la bagarre per la candidatura a Sindaco e le insidie che provengono da quel mondo di centrodestra che è capace di litigare sempre: vedi, da ultimo, ciò che è successo a Cisterna.
Sullo sfondo, sempre più una politica che, con l’era Draghi, si gioca su altri tavoli rispetto alla partecipazione popolare. Ormai, in effetti, un miraggio in Italia e ancor di più a Latina.