LATINA, CONF.A.I.L. SI SFOGA: LAVORATORI CONVENZIONATI TRATTANO SOSPETTI COVID-19 SOLO CON CAMICE E CUFFIA

ares118

Il sindacato Conf.A.I.L. sbotta e, tramite una nota stampa, elenca tutta una serie di iniquità che a suo dire costituiscono “la farsa dei sindacati e del Direttore Generale Ares 118”

Mentre qualcuno è impegnato nelle videoconference dei tavoli che contano nell’era Covid-19, e festeggiano le “vittorie” e le “conquiste” sui social – attacca la nota del Segretario provinciale del Sindacato, Vinicio Amici, che chiama in causa il Direttore Generale Ares 118 Maria Paola Corradi – la CONF.A.I.L. Sanità esprime preoccupazione perché oggi i lavoratori convenzionati non prenderanno il premio come riconoscimento di aver lavorato a diretto contatto con pazienti sospetti e positivi.
Ma, specifica Amici, “i lavoratori devono essere tutti tutelati, non c’è distinzione tra pubblico e privato, forse qualcuno si è distratto?”

Per questo motivo – prosegue – chiediamo spiegazioni al riguardo, inoltre chiediamo spiegazioni per quanto riguarda il concorso degli autisti bloccato per il problema Covid-19, qualcuno si preoccupa di queste problematiche?

Leggi anche:
AUTISTI AMBULANZE, IL SICEL DIFFIDA REGIONE E ARES: DUBBI SUL CONCORSO

Altro problema importante: le procedure che si stanno adottando per il reclutamento per contrastare l’emergenza COVID19. La scelta di ricorrere alle agenzie interinali creando precariato nel precariato, ma questi ragazzi che oggi sono in prima linea per soli 3 mesi creando illusioni che fine faranno? Questi ragazzi che oggi sono in prima linea sanno che dopo 3 mesi vanno a casa, a parte le discutibili tessere fatte alla firma del contratto“.

Leggi anche:
ARES 118: CONTINUANO LE TENSIONI PER LE ASSUNZIONI DI 46 AUTISTI TRAMITE MANPOWER

Non poteva mancare nei cahiers de doléances, la nota dolente dei tamponi. “Visto che non dovrebbe esserci distinzione tra pubblico e privato come noi riteniamo – prosegue la nota – come mai sono stati effettuati 711 tamponi al personale ARES118 e il privato è stato dimenticato?
Riteniamo doveroso che si eseguano i tamponi naso-faringeo anche al personale convenzionato. Chiediamo all’Assessore D’Amato in particolar modo e di conseguenza alle sigle sindacali come mai i dipendenti ARES dopo la nota rev.23/03/2020 della Regione Lazio trasmessa con nota U.0240003.23-03-2020 all’ARES, tutti i dipendenti sono stati sottoposti ai tamponi naso-faringeo, che ad oggi circa 711 già effettuati e tutto il resto del personale convenzionato nemmeno un tampone?

Basterebbe – conclude Amici – tornare qualche settimana indietro quando le sigle sindacali dichiaravano nelle loro pagine web e vari social che si stavano impegnando anche per la tutela dei convenzionati, che non avrebbero permesso discriminazioni, ecc. ecc. Ma sanno almeno che noi stiamo lavorando per sospetti COVID solo con camice e cuffia, perché non vengono a verificare le nostre condizioni di lavoro visto che non dovrebbe esserci distinzione?

Articolo precedente

FORMIA: DEMOLIZIONE PER L’ANTENNA DI SANTO JANNI, SANZIONI PER UN’ALTRA A S.CROCE

Articolo successivo

STAZIONE DI FONDI ESCLUSA DAGLI INVESTIMENTI: FONDI VERA INTERPELLA ZINGARETTI E DE MICHELI

Ultime da Notizie