LATINA, ANNI DI SOPRUSI E VIOLENZE: ALLONTANATO DA MOGLIE E FAMIGLIARI

maltrattamenti in famiglia

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti della locale Squadra Mobile hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare nei confronti di C. C., 50 anni, pluripregiudicato, responsabile dei reati di maltrattamento in famiglia e lesioni ai danni della moglie A.M.

Il provvedimento coercitivo, emesso in data odierna (11 agosto) dal Gip del Tribunale di Latina Mario LA ROSA, su richiesta del Pm titolare delle indagini dr.ssa Daria Monsurrò, è il frutto dell’attività investigativa espletata dai poliziotti della Squadra Mobile, nell’ambito della repressione dei reati cosiddetti di genere molto spesso celati all’interno delle mura domestiche.

Alla base di tale proficua attività c’è il coraggio e la forza di A.M. di denunciare una serie determinata di soprusi e prevaricazioni nell’ambito intra-familiare. Nella fattispecie, sono state documentate una serie di vessazioni, sia di carattere verbale che fisico, subite dalla denunciante nel corso degli anni di convivenza con l’indagato, personaggio gravato da molteplici precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona.

I maltrattamenti si associavano a vere e proprie minacce di morte, reiterate all’interno delle mura domestiche, anche in presenza di altri familiari conviventi. L’ultima delle aggressioni, riferita al 29 settembre scorso, consumatasi anche questa volta all’interno dell’abitazione di residenza, era stata così violenta da costringere la donna a trovare la forza di ricorrere alle cure mediche dei sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Latina e di denunciare, per la prima volta, quella che era stata una serie di soprusi e costrizioni fisiche perdurate nel corso degli anni.

La dettagliata informativa ha trovato il pieno accoglimento del Pm titolare delle indagini che ha inoltrato la sua richiesta al competente Giudice delle indagini preliminari il quale ha emesso il predetto provvedimento limitativo della libertà personale dell’indagato.

Ad ultima incombenza, l’uomo è stato avvertito delle prescrizioni a lui imposte, comprensive del divieto di rientro nella casa familiare, nel divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai familiari conviventi, nonché del divieto di comunicare con loro con qualsiasi mezzo

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