LA NUOVA RETE OSPEDALIERA COVID NEL LAZIO CHE PREOCCUPA LATINA E FORMIA

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti

Il presidente Zingaretti ha firmato l’ordinanza che prevede una rimodulazione della rete ospedaliera Covid e la creazione di nuovi posti letto ordinari. Nella provincia di Latina sono tre le strutture ospedaliere Covid

Fino ad oggi erano 2.381 posti letto ordinari e 531 di terapia intensiva, con il provvedimento si mira a 5.310 posti in 54 strutture del territorio, di cui 4.409 ordinari e 901 di terapia intensiva. La riorganizzazione, ha dichiarato ieri nella conferenza stampa l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato insieme al Presidente della Regione Nicola Zingaretti e all’Assessore ai Trasporti Mauro Alessandri, dovrà avvenire entro sette giorni. Gli ospedali che verranno più coinvolti dalla nuova ordinanza (1200 posti letto circa in totale) sono il Policlinico Umberto I, il Policlinico Gemelli e l’Istituto Lazzaro Spallanzani. In queste strutture tutti gli interventi non urgenti verranno sospesi. A completamento della rete ci sono 13 alberghi a disposizione per 724 posti complessivi (250 ancora liberi) e 8 Rsa pubbliche.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico regionale, tra i provvedimenti adottati, previsti entro dicembre 500 bus privati per rafforzare il servizio regionale extraurbano di Cotral grazie al bando da 8 milioni di euro: 1.500.000 posti aggiuntivi (stima fino a giugno 2021) e 25.000 corse aggiuntive (stima fino a giugno 2021) .

Dobbiamo resistere e combattere per vincere questa battaglia. Vincere significa anche ricostruire nei cittadini la speranza e fiducia di potercela fare. E quindi per farlo bisogna fermare la curva del contagio e questa è la priorità assoluta. In questi mesi abbiamo difeso il Lazio e la Capitale e io voglio ringraziare i cittadini e le cittadine che hanno permesso di raggiungere i risultati che abbiamo raggiunto. Ora dobbiamo continuare così. Faccio un appello a tutti i cittadini: teniamo alta la guardia. Noi non ci eravamo mai illusi che il virus fosse stato sconfitto e così abbiamo abbiamo deciso misure forti: obbligo di mascherine, coprifuoco alle 24, per esempio“, ha dichiarato Zingaretti. “Il governo ha varato nuove azioni per fermare il virus, basato su criterio scientifico. Il Lazio è in fascia gialla, ma solo perché hanno funzionato le misure di contenimento e di individuazione dei positivi asintomatici. Ma questo non deve essere interpretato come un semaforo verde e di abbassamento dell’allerta per fermare il contagio. La nostra regione è a rischio come tutte le altre e lo stress sanitario è ancora altissimo. Ci attendono giorni di battaglia. Nessuno abbassi la guardia: questo ci consentirà di affrontare con fiducia i mesi che abbiamo davanti. Fermare questa curva è fondamentale“.
Se non si ferma curva del virus – ha aggiunto Zingaretti – il sistema italiano va in tilt, ci sarebbe un problema molto serio di ospitalità e di contenimento del sistema sanitario. Ci auguriamo e lavoriamo affinché le misure facciano rallentare la curva“.

Intanto nella nuova rete ospedaliera Covid contenuta nell’ordinanza firmata da Zingaretti, sono comprese, per la provincia di Latina, la clinica Città di Aprilia, l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina e il Dono Svizzero di Formia. Una decisione che ha sollecitato il commento del sindaco di Formia Paola Villa: “Vista l’estrema delicatezza del nostro ospedale, il fatto che esso rappresenti l’unico presidio ospedaliero dell’intero territorio del sud pontino, si ci chiede se prima di prendere tale decisione siano stati rispettati tutti i protocolli ufficiali, al fine di garantire la tutela e l’incolumità del personale sanitario, l’incolumità di tutti i pazienti no-covid, assicurando loro la non promiscuità nei percorsi. Il reparto di Medicina d’Urgenza del Dono Svizzero è attiguo al pronto Soccorso pertanto è importante che vi siano tutte le garanzie di tutela dei pazienti che si recano all’ospedale“.

Una puntualizzazione che va di pari passo con l’appello lanciato da “Team leaders” o capi turno che, in rappresentanza di tutto il personale infermieristico del pronto soccorso del Santa Maria Goretti, hanno interpellato il manager Asl Giorgio Casati e il responsabile del Pronto Soccorso dell’ospedale latinense Sergio Parrocchia sulla situazione al limite del Pronto soccorso del Goretti. Un grido di dolore in riferimento al numero di pazienti positivi che sostano all’interno del Pronto Soccorso – una cinquantina ala giorno – mettendo a rischio gli operatori. Sono, infatti, troppi i contagiati da Covid nello spazio ristretto del Pronto Soccorso, il che ha agevolato una trasmissione ormai fluida del virus, causando l’infezione di molti infermieri. Così si rischia il collasso, come avvenuto, ad esempio, a Velletri, dove il Pronto Soccorso è rimasto chiuso 48 ore per le operazioni di sanificazione.

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