INCHIESTA SU EX SINDACO, CONSIGLIERI E DIPENDENTI A VENTOTENE: TUTTO RINVIATO AL PROSSIMO ANNO

Gerardo Santomauro
Gerardo Santomauro

Abusi e concessione a Ventotene: il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato tutto al prossimo anno su richiesta della difesa

Si sarebbe dovuta svolgere oggi, 28 novembre, l’udienza preliminare davanti al Gup di Cassino, Domenico Di Croce, per l’ex Sindaco Gerardo Santomauro e gli altri coinvolti nell’indagine del sostituto procuratore di Cassino, Marina Marra. Sono nove in tutto gli indagati per cui il Pm Marra ha chiesto il rinvio a giudizio lo scorso aprile e su cui, ora, dovrà pronunciarsi il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale ciociaro. In sede di udienza preliminare si saprà se le persone coinvolte dovranno affrontare un processo o meno.

Indagati, oltreché all’ex Sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro, gli ex consiglieri di maggioranza Pasquale Bernardo (delega al bilancio), Umberto MatroneLuciano NicolellaErmanno TaliercioAurelio Matrone, e i funzionari comunali Valerio Carlin, dimissionario responsabile dei Lavori Pubblici, Francesco Romagnoli responsabile area Patrimonio e Gestione Risorse per servizi e personale e Antonina Roda responsabile settore finanziario. Abuso d’ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico sono i reati di cui dovranno rispondere gli indagati per un procedimento partito dall’esposto dell’ex consigliere comunale, Modesto Sportiello, assistito dall’avvocato Renato Ciamarra, che è intenzionato a costituirsi parte civile.

È stato l’avvocato di quattro degli indagati, l’ex giudice antimafia Antonio Ingroia, a chiedere un rinvio in quanto impossibilitato a partecipare all’udienza preliminare odierna dove si sarebbe dovuto discutere, in primis, la richiesta di parte civile presentata sia dal sunnominato Modesto Sportiello che dal Comune di Ventotene. Il Gup Di Croce ha concesso il rinvio e l’udienza preliminare è stata fissata al prossimo 5 marzo 2024.

Santomauro, che non è più sindaco da febbraio 2022 in seguito alle dimissioni di sei consiglieri comunali, e gli altri indagati, secondo le ipotesi investigative, avrebbero messo un pratica una serie di atti volti ad escludere Sportiello dalla gestione delle attività portuali derivanti dalla concessione. A fronte, peraltro, come esposto dall’ex consigliere comunale di opposizione, di altri pontili gestiti da persone vicine a organi politici e amministrativi che non sarebbero stati toccati. Tra le accuse di Sportiello, ci sono anche opere edilizie senza autorizzazione che sarebbero riferibili a congiunti del Sindaco e che non sono state soggette ad alcuna sanzione.

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