INCHIESTA SU EX SINDACO, CONSIGLIERI E DIPENDENTI A VENTOTENE: SLITTA DI NUOVO L’UDIENZA PRELIMINARE

VENTOTENE

Abusi e concessione a Ventotene: il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato di nuovo. Prossimo round a novembre

Gli atti con cui Modesto Sportiello, il grande accusatore degli indagati odierni, si sarebbe difeso in merito alla sua concessione demaniale marittima sarebbero stati falsi. Ecco perché le difese degli indagati hanno chiesto un rinvio, forti della circostanza per cui al medesimo Sportiello, oggi delegato ai Lavori Pubblici del Sindaco Carmine Caputo, nonché ex vice sindaco dell’isola, è arrivato un avviso conclusioni indagini per falso da parte del pubblico ministero Alfredo Mattei. Avviso di garanzia che la difesa di Sportiello, assistito dall’avvocato Renato Ciamarra, non ha però ancora ricevuto.

Nello stesso, la Procura di Cassino ipotizza che Sportiello, presentando un esposto nel 2021, da cui è partito il procedimento odierno, “incolpava, pur sapendoli innocenti, Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo, Aurelio Matrone, Ermanno Taliercio, Lucio Nicolella, Umberto Matrone, Valerio Carlin, Antonina Rodà, Francesco Romagnoli dei reati di falso ideologico e di abuso d’ufficio asseritamente commessi mediante le contestazioni dell’incompatibilità del prevenuto alla carica di consigliere comunale”. Secondo la Procura “in realtà, i reati ipotizzati erano insussistenti, atteso che dette autorizzazioni devono ritenersi materialmente ed ideologicamente false”.

Sportiello avrebbe “fatto uso di tre autorizzazioni false, apparentemente emesse e sottoscritte da Giuseppe Assenso nella qualità di sindaco pro tempore (negli anni precedenti ai fatti oggetto di verifica ndc) e depositate nell’ambito dell’istruttoria relativa a due procedimenti amministrativi”, promossi verso il Comune di Ventotene.

Ad ogni modo, l’udienza preliminare che si sarebbe dovuta svolgere oggi, 25 giugno, già rinviata due volte a novembre e marzo scorso, è stata di nuovo posticipata al prossimo 5 novembre.

Il procedimento penale incardinato davanti al Gup del Tribunale di Cassino Cassino, Domenico Di Croce, è quello che vede coinvolto, nell’indagine dell’ex sostituto procuratore ciociaro, Marina Marra (ora in servizio alla Procura di Latina), l’ex Sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro e altri amministratori dell’isola. Sono nove in tutto gli indagati per cui il Pm Marra ha chiesto il rinvio a giudizio ad aprile 2023 e su cui, dovrà pronunciarsi il Giudice per l’udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio o meno.

Indagati, oltreché a Santomauro, gli ex consiglieri di maggioranza Pasquale Bernardo (delega al bilancio), Umberto MatroneLuciano NicolellaErmanno TaliercioAurelio Matrone, e i funzionari comunali Valerio Carlin, dimissionario responsabile dei Lavori Pubblici, Francesco Romagnoli responsabile area Patrimonio e Gestione Risorse per servizi e personale e Antonina Roda responsabile settore finanziario. Abuso d’ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico sono i reati di cui dovranno rispondere gli indagati per un procedimento partito dall’esposto di Modesto Sportiello, intenzionato a costituirsi parte civile, sebbene oggi, in udienza, è emerso questo aspetto di falsi che sarebbero stato esibito oltre dieci anni fa e che rendono lo stesso Sportiello indagato a sua volta.

A novembre scorso, era stato l’avvocato di quattro degli indagati, l’ex giudice antimafia Antonio Ingroia, a chiedere un rinvio in quanto impossibilitato a partecipare all’udienza preliminare dove si sarebbe dovuto discutere, in primis, la richiesta di parte civile presentata sia dal sunnominato Modesto Sportiello che dal Comune di Ventotene.

Santomauro, che non è più sindaco da febbraio 2022 in seguito alle dimissioni di sei consiglieri comunali, e gli altri indagati, secondo le ipotesi investigative, avrebbero messo un pratica una serie di atti volti ad escludere Sportiello dalla gestione delle attività portuali derivanti dalla concessione. A fronte, peraltro, come esposto da Sportiello, di altri pontili gestiti da persone vicine a organi politici e amministrativi che non sarebbero stati toccati. Tra le accuse di Sportiello, ci sono anche opere edilizie senza autorizzazione che sarebbero riferibili a congiunti dell’ex Sindaco e che non sono state soggette ad alcuna sanzione.

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