INCHIESTA FREE BEACH: RESPINTA AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE PER PROCACCINI, NEGATE LE INTERCETTAZIONI

Nicola Procaccini
Nicola Procaccini

Inchiesta Free Beach: sciolta la riserva dopo l’udienza incidentale di agosto per acquisire prove a carico nei confronti dell’europarlamentare Nicola Procaccini

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, ha sciolto la riserva in merito all’autorizzazione a procedere richiesta dalla Procura di Latina per l’europarlamentare Nicola Procaccini. L’esponente di Fratelli d’Italia, ex sindaco di Terracina, e molto vicino politicamente al Premier Giorgia Meloni, è stato indagato, come noto, nell’inchiesta di Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina denominata “Free Beach”. Il procedimento penale per cui la scorsa estate, dopo l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare (firmata dalla medesima Gip Castriota) a carico del Sindaco Roberta Tintari, amministratori e imprenditori, il Comune di Terracina ha visto prima le dimissioni degli organi eletti e successivamente il commissariamento con l’insediamento del Prefetto Francesco Antonio Cappetta.

Il Gip Castriota ha, dunque, rigettato la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex primo cittadino poiché le intercettazioni, nelle quali Procaccini parla con altri indagati o coinvolti nell’indagine, non sono utilizzabili. In sostanza, secondo il Gip, non sono emersi elementi sufficienti per inoltrare all’europarlamento la richiesta di autorizzazione a procedere.

L’udienza incidentale per Procaccini si era svolta lo scorso 8 agosto finalizzata ad acquisire prove a carico dell’europarlamentare Nicola Procaccini, così come richiesto dalla Procura. I magistrati inquirenti, Valentina Giammaria e Giuseppe Bontempo, chiedevano l’autorizzazione a procedere per Procaccini in modo da utilizzare le intercettazioni contenute nelle carte dell’inchiesta denominata “Free Beach”.

Come noto, Procaccini, sindaco di Terracina dal 2011 al 2019, è un europarlamentare (Frarelli d’Italia) e gode di immunità, dunque l’autorità giudiziaria è obbligata a chiedere l’autorizzazione sia per indizi di prova a suo carico che per eventuali misure cautelari (non è questo il caso).

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Al centro dell’udienza l’episodio del contributo economico dato, secondo l’accusa illegittimamente, alla Coop “Mare e Monti 2018” di Avelli, in realtà del consigliere comunale Marcello Masci (un capo, in seguito, annullato dal Riesame di Roma insieme ad altre accuse). All’attenzione dell’udienza anche le ingerenze di Procaccini nei confronti della dipendente Suap per rilasciare la licenza a Oasi Sea Park e i favoritismi per la concessione dell’Arena del Molo alla “The Spot” di Zanchelli. Secondo gli inquirenti, la “The Spot srl” “era sponsorizzata politicamente dall’onorevole Procaccini, che avrebbe sostenuto la campagna elettorale per le elezioni europee“.

Procaccini, difeso dagli avvocati Giulio Mastrobattista e Massimo Procaccini, rimane indagato per turbativa d’asta e induzione indebita a dare o promettere utilità. Gli avvocati avevano chiesto – e ora l’hanno ottenuto – il rigetto delle richieste della Procura poiché le intercettazioni a suo carico non sarebbero state legittime e casuali.

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Nelle ultime settimane, il nome di Procaccini è dato in pole position per la candidatura a Governatore del Lazio. Chissà se questa pronuncia, e un’indagine che ancora non viene chiusa, non siano il viatico perché la sua candidatura sia ancora più forte per la Pisana.

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