Inchiesta Dune, secondo filone: si è svolta la prima dell’udienza preliminare per gli altri indagati del procedimento che due anni e mezzo fa ha terremotato l’amministrazione Gervasi
Nel processo, già incardinato presso il Tribunale di Latina, sul banco degli imputati ci sono l’ex Sindaco Giada Gervasi, l’ex assessore all’urbanistica Innocenzo D’Erme, l’ex Direttore Generale del Comitato Sabaudia 2020 Luigi Manzo, l’ex consigliere comunale Sandro Dapit, l’ex responsabile Lavori Pubblici del Comune di Sabaudia ed ex assessore a Pontinia, Giovanni Bottoni.
A sostenere l’accusa i Pubblici Ministeri Valentina Giammaria e Antonio Sgarrella. Rinviati col giudizio immediato, gli imputati devono rispondere delle turbative d’asta contestate nell’ambito della Coppa del Mondo di Canottaggio. Gervasi, inoltre, dovrà essere giudicata anche per induzione indebita a dare o promettere utilità in riferimento alla concessione balneare de “La Caravella” del Presidente del sindacato Italiano Balneari Lazio Sud (Sib) Mario Ganci e del chiosco “La Rosa dei Venti”. Bottoni, recentemente rinominato assessore nella Giunta Tombolillo a Pontinia, è chiamato a rispondere anche di falso in merito agli affidamenti.
Ora, è arrivato il turno anche del secondo filone d’indagine della Procura. Sono 26 gli indagati, tra cui i Carabinieri Forestali che, secondo gli inquirenti, In cambio della velocizzazione delle pratiche, di regola più lente poiché sottoposte ai vincoli dell’Ente Parco, affidavano i lavori di potatura alla ditta “Paesaggio Urbano”. L’accusa ipotizza che, uno dei Forestali, Angelo Mazzeo, procacciava, l’altro, l’imprenditore Stefano Malinconico, eseguiva i lavori: il tutto, sottolineava l’ex Gip Castriota nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri a febbraio 2022, “grazie alla connivenza del Comandante della Stazione Forestale di Sabaudia“.
La Procura di Latina contesta vari episodi avvenuti nell’espletamento delle gare d’appalto e degli affidamenti nell’ambito della Coppa del Mondo di Canottaggio 2020, tra cui l’impianto di cablaggio e il campo di regata. Contestate anche altre procedure pubbliche tra cui l’impianto di illuminazione e gli appalti all’Ente Parco e le irregolarità nei lidi.
Il destino degli indagati, accusati di venti capi d’accusa, tra cui l’ex Sindaca Giada Gervasi, sarà deciso dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano. Gravi i reati contesti: turbativa d’asta, abuso d’ufficio induzione indebita a dare o promettere utilità al peculato, falso e corruzione.
Oggi, 22 novembre, il Gup Cortegiano ha rinviato l’udienza preliminare al prossimo 21 febbraio quando scioglierà la riserva sulle parti civile che hanno annunciato di volersi costituire. Si tratta, come nel processo nato dal primo filone d’indagine, del Comune di Sabaudia, del dipendente comunale Antonio Vitelli e della Dea Costruzioni srl. Ad aggiungersi anche il Comitato Sabaudia 2020.
Nel corso dell’udienza preliminare odierna, i pubblici ministeri Antonio Sgarrella e Valentina Giammaria hanno modificato il capo d’imputazione per Mario Ganci, tanto che l’avvocato difensore ha chieste un termine a difesa. Inoltre, uno degli indagati, Gianni Polidoro, difeso dall’avvocato Alessandro Mariani, ha ventilato l’ipotesi di chiedere un rito alternativo alla prossima udienza. Polidoro, infatti, non è accusato di un reato associativo, bensì del reato di peculato d’uso. La decisione su lui, le parti civili e i possibili rinvii a giudizio è rimandata, tuttavia, al prossimo anno.
In tutto, come detto, sono 26 gli indagati: Quirino Alessi, Rosalba Ambrosino, Federico Antonelli, Mario Bartolotti, Remo Bertani, Giovanni Bottoni, Carlo e Laura Dolcetta Capuzzo, Paolo Cassola, Sandro Dapit, Pietro Vincenzo D’Arcangelo, Diego Degli Stefani, Massimo Ferrini, Mario Ganci, Giada Gervasi, Riccardo e Attilio Guglielmi, Pietro Lapertosa, Stefano Malinconino, Angelo Mazzeo, Fabio Minotti, Luigi Palombi, Eduardo Piovesana, Gianni Polidoro, Alessandro Rossi e Massimiliano Stefanini.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mariani, Nigro, Arichiadiacono, Lauretti, Calisi, La Macchia, Melegari, Mantella, Di Palma, Turriziani, Roccato, Coronella, Cardarello, De Gregorio, Giudetti, Forte, Argano, Volpe, Marzaduri, Ciccotti, Bonetti, Bianchi, Morgera, Reson, Davirro.
Al momento, l’unico ad uscire dal procedimento è l’ex tecnico supervisore della Coppa del Mondo di Canottaggio, Erasmo Scinicariello, che ha chiesto e ottenuto il patteggiamento: 1 anno e 8 mesi di reclusione.