IN GIRO COL FURGONE CARICO DI DROGA: INIZIA IL PROCESSO PER I CUGINI ALBANESI

La cocaina sequestrata dai Carabinieri della Stazione di Borgo Grappa

Un furgone come tanti in Via Isonzo a Latina fermato con un ingente carico di droga: iniziato il processo che vede alla sbarra due albanesi

Si è aperto con l’ammissione delle prove il processo che vede sul banco degli imputati il 49enne Subashi Gencian e il 37enne Abazi Shkelzen, entrambi di nazionalità albanese e difesi dagli avvocati Italo Montini e Pierluigi Angeloni.

Il loro arresto risale al pomeriggio del 30 marzo 2023, quando i Carabinieri della Stazione di Borgo Grappa Di Latina li fermarono, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due cugini albanesi di 48 (S.G.) e 36 anni (A.S.), entrambi incensurati e residenti a Latina da tempo, sono praticamente degli insospettabili: il più giovane di loro è un imprenditore del settore dei locali notturni, mentre l’altro, a cui è intestato il furgone, risulta lavorare nel settore dell’export dei fiori.

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Entrambi sono stati fermati insieme, a bordo di un furgone (un Doblò della Fiat), nel corso del quotidiano controllo alla circolazione stradale. Sin da subito tutti e due, così come hanno riportato i Carabinieri, si sono mostrati particolarmente agitati ed insofferenti e, per tale motivo, sono stati sottoposti a perquisizione all’esito della quale sono stati trovati in possesso di 16 panetti di cocaina, ognuno da circa 1 chilo, occultati all’interno di un secchio per la spazzatura. In tutto, circa 16 chili di droga.

Successivamente, la perquisizione domiciliare nell’abitazione degli arrestati, in Viale Kennedy (zona cimitero), ha dato esito negativo e lo stesso furgone regolarmente revisionato è risultato essere di proprietà del conducente.

Lo scorso 3 aprile, i due uomini sono comparsi davanti all’ex giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia. Sia il 49enne che il 37enne hanno negato di essere coinvolti nel traffico di sostanze stupefacenti, sostenendo di non essere stati a conoscenza della presenza dell’ingente carico all’intero del mezzo sul quale sono stati fermati.

Sul caso, continuano a indagare ai Carabinieri. Dopo la perizia disposta dall’allora Pm Claudio De Lazzaro, è stato accertato che la droga fosse pura al 74%. Ciò vuol dire che la cocaina cosiddetta pura è di circa 11 chili.

Oggi, in aula, a rappresentare l’accusa era presente il Pubblico Ministero Giuseppe Miliano che, alla prossima udienza, fissata per il 27 febbraio, ascolterà i testimoni dell’accusa.

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