IL PROBLEMA SONO LE SARDINE O LA POLITICA CHE NON SA RISPONDERE AI CITTADINI?

I quattro ideatori e fondatori delle Sardine

Il gruppo Facebook “6000 Sardine a Latina” sfiora i 5000 iscritti in una sola settimana, creato il 19/11/2019, ha alquanto innervosito gli esponenti della politica cittadina.

In questa settimana hanno subito attacchi da parte di gattini e pinguini, senza recedere dalle loro intenzioni.
Un movimento liquido, pervasivo e molto direzionato.

Body Shaming nei confronti dell’organizzatrice delle Sardine Latinensi

SARDINE CONTRO I POPULISTI

Contro la retorica populista che non da una visione di futuro se non quella della vuota propaganda.

Le Sardine sono solo la “bolla” di ragazzi che protestano solo per dire “c’ero anch’io” e poi tornare in silenzio o c’è di più, molto di più?
Il reale obbiettivo di un movimento che è dichiaratamente apartitico e trasversale, sembra essere il voler dar vita e voce e piazze ad un’opinione di sinistra avversa a Salvini, “contro” il centro destra ed in ciò parrerebbe fieramente antipopulista.

Come emerge anche da loro dichiarazioni alla stampa dei promotori del flash mob che si terrà a Roma il 14 dicembre prossimo, una settimana dopo lo stesso evento previsto a Latina il 7 dicembre : “Ormai da tempo la destra sovranista e populista di questo paese e i suoi rappresentanti hanno alimentato i sentimenti più negativi: l’odio, la disuguaglianza, la volontà di limitare i diritti civili e le comunità più deboli. Ora, stretti come sardine, tanti e insieme diciamo basta! 

Le indicazioni su come lasciare Latina dopo il flash mob del 7 Dicembre

È tempo di reagire a questo modo di fare politica che alimenta la cattiveria delle persone e che fonda il proprio messaggio principale sull’odio verso il prossimo. Noi saremo sempre contrari all’isolamento di una nazione nei confronti dell’uomo, saremo sempre inclusivi e pronti ad amare lì dove altri incitano all’odio. Per questo occorre un riscatto sociale, un sussulto di umanità e una risposta, netta, unita, e indelebile.  Perché tutti insieme abbiamo dimostrato che la propaganda dell’odio deve finire. E finirà. L’Italia non è quello che la Lega sta mostrando agli occhi del mondo.”

LE AMMINISTRAZIONI FALLIMENTARI DI DESTRA E LBC

D’altra parte gli esempi di amministrazioni di destra, politicamente radicate nel territorio di Latina, possono stimolare un reale sentimento anti destra.

Le cronache dei giornali sono state riempite in questi ultimi anni da scandali più o meno gravi che hanno portato alla ribalta personaggi della destra e ultradestra latinense. Dalla connivenza elettorale con le famiglie del malaffare, alla Metropolitana leggera, alle Terme ed a tutta una serie di piccole e grandi nefandezze perpetrate contro Latina e la sua cittadinanza.

Nefandezze che hanno portato la “lista civica” LBC alla guida della città con risultati elettorali tipici del voto di protesta. LBC che non ha nenche lontanamente raggiunto i risultati sperati da coloro che l’hanno votata.
La sinistra latinense di suo non è che abbia mai profuso grande forza nell’azione politica, com’era e com’è impegnata più che altro in azioni di contenimento e contrasto, piuttosto sconnesse e disarticolate, da tutti contro tutti.

damiano coletta
Damiano Coletta

Non ha esitato ad attuare azioni di cannibalismo in verie guerre fratricide, tanto da raggiungere livelli infinitesimali di credibilità in città.
Su M5S si può stendere un velo pietoso, visti la sfiducia dimostrata dagli organi di governo centrali del Movimento nei confronti degli attivisti di Latina, tanto da non certificare alcuna lista, nonchè dai personaggi direi quantomeno particolari eletti in Parlamento, non per voti propri ma solo per posto assegnato.

Nella coscienza sopita, nella incoscienza tutta latinense che tutto scusa e tutto dimentica, di anno in anno e di scandalo in scandalo, sarà forse la volta buona per una nuova forza politica che si differenzi profondamente rispetto al passato?

Può darsi anche se al momento non è dato a sapersi.
Sappiamo che si stanno ripetendo, passaggi che hanno contraddistinto altri movimenti. 

Molti auspicano un gran passo avanti che orienti, che emozioni e condizioni positivamente questa spinta al rinnovamento

LE SARDINE DEVONO STRUTTURARSI

Questo movimento “ittico”, che dovrà necessariamente soffermarsi ad elaborare un profilo politico, un progetto politico, con la relativa struttura organizzativa e di qualità della classe dirigente che caratterizzino una prossima e potenziale prospettiva partitica.

Perché un fatto è indubbio: il movimento itinerante delle sardine vibra ma soffre del sotterraneo rifiuto degli attori politici di sinistra in campo ed è messo in discussione della classe dirigente di sinistra sin dal momento della discesa in piazza, tacciati di voler portare avanti programmi fumosi fintamente moralistici.

Un cambiamento non può essere solo di contrarietà verso un “nemico” da combattere e da aggredire. Visto che ciò non è affatto sufficiente a dare corpo ad un movimento ed è destinato a spegnersi rapidamente. Come è già accaduto e di nuovo accadrà.
Perché, prima o poi, la “politica”ti presenta il conto. E solo lottare non è la risposta, serve altro: proposte, progetti e programmi.

Scagliarsi solo contro un “nemico” non è sufficiente. 

Serve altro in politica.

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