Il caso dell’imprenditore Roberto Sorrenti tiene banco a Formia. A intervenire anche la consigliera comunale Paola Villa (Un’Altra Città e M5S)
Sono 400mila euro i soldi di risarcimento richiesti dall’imprenditore della Robytour srl, Roberto Sorrenti, alla consigliera comunale d’opposizione Imma Arnone (Guardare Oltre) per un’attività svolta nell’esercizio delle sue funzioni.
“Un episodio – come ricordavano ieri gli altri due consiglieri comunali di Formia Luca Magliozzi e Alessandro Carta (gruppo PD-DemoS-FPdS) – che non trova nessun altro precedente nella vita pubblica della nostra città, neanche nei momenti di più acceso confronto. Un atto che assume i connotati di una vera e propria intimidazione politica nei confronti dell’intero dibattito cittadino e che nulla ha a che fare con il legittimo diritto di spiegare e sostenere il proprio punto di vista”.
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Tutto nasce della chiusura del parcheggio del Multisala del Mare disposta dall’imprenditore e proprietario del bene, Roberto Sorrenti. E ancora prima, lo scorso 16 ottobre, su una web tv locale, Sorrenti aveva smentito qualsiasi tipo di trasformazione del multisala di Formia, minacciando querele a destra e manca, e menzionando in primis Paola Villa e anche Imma Arnone.
Ad essere bersaglio però è diventata Arnone la quale aveva fatto richiesta di Convocazione della Commissione Trasparenza al fine di chiarire con gli Uffici competenti, “unici interlocutori per ciò che concerne la legittimità delle attività svolte sul nostro territorio, a cui fa riferimento un Consigliere Comunale”.
“Credo che la questione del Cinema Multisala del Mare – aveva detto Arnone – deve essere chiarita, nella legittimità del suo iter amministrativo, anche a tutela degli altri imprenditori, e per ciò che rappresenta in termini di presidio culturale nella nostra città e per il quale scopo si è potuto accedere a benefit istituzionali”.
Le dichiarazioni di Sorrenti rese sulal web tv locale avevano trovato l’appoggio del Presidente del Consiglio Comunale, Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia), che ha condiviso il video-intervista di Sorrenti scrivendo che “la signora delle calunnie colpisce”. Il rimando a Paola Villa era voluto.
E proprio a Cardillo Cupo, fa riferimento oggi la stessa consigliera ed ex sindaco Paola Villa.
“Una consigliera comunale fa un accesso agli atti, fa delle domande e quale è il risultato? Viene querelata per risarcimento danni dall’azienda che si sente “infangata”. Non si capisce di cosa, se l’accesso agli atti è per questioni urbanistiche. Non si capisce di cosa, se l’accesso agli atti potrebbero mettere in evidenza delle inadempienze di “passaggi urbanistici” del passato, che potrebbero fare chiarezza. Eppoi senti i video, leggi i comunicati, ti rendi conto che tutto nasce con la volontà di intimorire e di intimidire, di far capire chiaro il messaggio “oggi comandiamo noi e non vogliamo che qualcuno faccia domande”.
Eppoi – aggiunge Villa – a leggere bene capisci pure che si è persa l’ennesima occasione di opportunità politica, perché l’azienda che querela è di un ex candidato della lista di fratelli d’Italia alle comunali di Formia 2021, capeggiata dall’attuale presidente del consiglio comunale, Pasquale Cardillo Cupo, che l’avvocato che ha presentato querela per conto dell’azienda è il marito di una consigliera comunale di maggioranza, Ilaria Benocci, sempre eletta nella lista di Fratelli d’Italia e quell’avvocato rappresenta lo studio proprio del presidente del consiglio comunale, Cardillo Cupo. Insomma un vero pastrocchio di inopportunità, che sarà pure legale e legittimo, ma sicuramente poco opportuno dal punto di vista politico e amministrativo.
Alla consigliera querelata Imma Arnone – conclude Villa – esprimiamo tutta la solidarietà, certi che non è stata la prima intimidazione di questa maggioranza verso chi di noi fa opposizione e non sarà l’ultima e siamo convinti che il segnale che sta dando la maggioranza targata Taddeo-Cardillo Cupo è di una debolezza e pochezza senza precedenti”.