GAETA. UN AIUTO PER GLI STAGIONALI. PC: BASTA IMPIEGARE LA CIFRA SPESA PER “FAVOLE DI LUCE”

lavoratori stagionali

Il Partito Comunista Sezione Mariano Mandolesi di Gaeta, con una nota (che pubblichiamo integralmente di seguito), formula sua proposta per i lavoratori stagionali: è sufficiente la stessa cifra spesa per “Favole di Luce”

L’emergenza Coronavirus rischia di produrre una vera e propria ecatombe sociale nella città di Gaeta colpendo soprattutto i tantissimi cittadini impiegati nei lavori stagionali legati prevalentemente al settore turistico, dai grandi alberghi alla ristorazione, dal commercio al settore balneare e molto altro. Il danno non riguarda soltanto coloro i quali in questi mesi stanno perdendo il proprio impiego e ci segnalano con angoscia la loro condizione ma anche coloro che solitamente iniziano a lavorare nel periodo estivo. Anche sperando che la fase più acuta di questa emergenza termini prima dell’inizio della bella stagione, la sicura contrazione della domanda produrrà infatti certamente un netto calo occupazionale. L’emergenza Coronavirus peraltro non ha fatto che acuire enormemente e portare alla luce la condizione preesistente di grave debolezza e scarse garanzie tipica di queste figure lavorative. Condizione per lenire la quale il Partito Comunista ha fatto invano in passato numerose proposte inascoltate, tra cui la gestione pubblica di svariati servizi o gli incentivi comunali e le detrazioni a beneficio delle piccole imprese virtuose che assumessero più lavoratori, per periodi più lunghi e a condizioni migliori. Non possiamo non sottolineare come se queste proposte fossero state accolte molti dipendenti non si troverebbero adesso in una condizione tanto drammatica. Sicuramente sarebbe riemersa peraltro, come da noi auspicato, almeno una parte del lavoro completamente in nero, oggi privo di ogni possibile garanzia o sostegno. Una parte che rappresenta addirittura il 40% del campione di lavoratori stagionali recentemente intervistato dalla nostra sezione in occasione dell’ultima inchiesta operaia sul territorio. 

Gli interventi statali predisposti per queste categorie risultano attualmente insufficienti oltre che di difficile accesso e nella migliore delle ipotesi copriranno solo il periodo più acuto di questa emergenza sanitaria. Il momento che stiamo vivendo impone malgrado tutto uno spirito costruttivo e propositivo. Per questo rivolgiamo all’Amministrazione comunale una proposta precisa ed incisiva che ci auguriamo venga accolta. Chiediamo l’immediata istituzione di un contributo erogato dalle casse comunali a fondo perduto dell’importo complessivo pari alla cifra impiegata negli ultimi anni per l’iniziativa “Favole di Luce”, corrispondente a svariate centinaia di migliaia di Euro, con le quali attenuare le difficoltà di centinaia di lavoratori stagionali residenti che abbiano perso la propria occupazione o non lavoreranno nei mesi successivi.

Il contributo erogato da parte del Comune sarebbe di 500 Euro per ogni mese di lavoro perso, partendo da aprile 2020 fino a settembre 2020. Per ottenerlo, in relazione ai mesi già trascorsi, il lavoratore dovrà mostrare uno o più contratti di lavoro, anche non continuativi, relativi ai mesi corrispondenti dell’anno 2019. Sarebbero valide a tal fine anche eventuali sentenze del Tribunale del Lavoro come prova dei rapporti dichiarati. Un provvedimento straordinario, certo, come straordinaria è la condizione attuale che non trova precedenti nei 75 anni di periodo post bellico.
Un’impresa sicuramente onerosa ma che non dovrebbe risultare particolarmente difficile per un’Amministrazione in grado di spendere ad esempio, come annunciato, 14 milioni di Euro in un solo anno per cantieri, abbellimenti vari e riassetto urbanistico. Un’iniziativa che avrebbe inoltre il merito non trascurabile di dare accesso rapido per questi lavoratori ad una boccata d’ossigeno senza indebitarli o arricchire ulteriormente banche rapaci. Il Partito Comunista resta fiducioso in attesa di riscontro da parte dell’Amministrazione Mitrano assieme ai tanti lavoratori rimasti senza reddito. Consapevoli del fatto che tale Amministrazione non si è mai occupata prima di lavoro, tantomeno di lavoro stagionale, alla luce del momento che richiede il massimo senso di responsabilità e sacrificio, mettiamo da subito a disposizione una nostra delegazione per partecipare attivamente alla stesura del provvedimento da noi proposto. 

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