GAETA, CONCORSO IN LOTTIZZAZIONE ABUSIVA ALL’EX STAZIONE: AVVISI DI GARANZIA A SINDACO, GIUNTA E DIRIGENTE

Cosmo Mitrano, sindaco di Gaeta
Cosmo Mitrano, sindaco di Gaeta

Concorso in lottizzazione abusiva per il piazzale dell’ex Stazione a Gaeta: avviso di garanzia da parte della Guardia di Finanza

A darne notizia il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano con una conferenza stampa apposita alla presenza degli Assessori Magliozzi e Martone e della Dirigente “Riqualificazione Urbana” Stefania Della Notte. Il primo cittadino ha spiegato che il reato di lottizzazione abusiva è contestato al Sindaco, alla Giunta, alla Dirigente “Riqualificazione Urbana” del Comune e al Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud Pontino (Cosind).

L’inchiesta è iniziata anche grazie a esposti presentati dai consiglieri comunali di opposizione Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis.

Il provvedimento è stato disposto dal Giudice per le indagini preliminari di Cassino Alessandra Casinelli, su richiesta dela Procuratore di Cassino Luciano D’Emanuele. Risultano indagati, per l’appunto, il Sindaco Cosmo Mitrano e gli assessori Angelo Magliozzi, Teodolinda Morini, Alessandro Martone, Lucia Maltempo e Felice D’Argenzio, oltreché alla Dirigente del settore Urbanistica Stefania Della Notte e al Presidente del Consorzio industriale Sud Pontino Salvatore Forte e ai consiglieri d’amministrazione del Consorzio Antimo Merenna e Vincenzo Zottola.

Secondo Mitrano, la Guardia di Finanza di Formia contesta all’esecutivo di Gaeta, però, una decisione che si ritiene giusta per quanto riguarda l’area dell’ex Stazione: ossia di aver preso atto di una variante nell’area consortile, un tempo proprietà delle Ferrovie dello Stato.

Il primo cittadino sostiene, peraltro, di aver scongiurato una grande speculazione edilizia perché sarebbe stato possibile costruire per 15mila metri quadrati (38829 metri cubi).

Il Sindaco ribadisce inoltre di aver cambiato la destinazione d’uso mutandola nell’indirizzo storico dell’area, ossia parcheggi. Inoltre, Mitrano ha sottolineato che quella è un’area del Consind del quale non è ancora chiaro chi sia stato destinatario dell’avviso di garanzia recapitato stamani dalla Guardia di Finanza di Formia.

Leggi anche:
MISTERO BLU GAETA, L’OMBRA DI VERNETTI INCOMBE SUI LAVORATORI: INTANTO È FUGA NEL CONCORSO

L’architetto Della Notte ha spiegato che la delibera di Giunta in argomento è quella del 2 agosto 2019 che aveva come obiettivo la riattivazione della linea ferroviaria Gaeta-Formia, mutuata dalla delibera del Consorzio Industriale del Sud Pontino, votata a giugno 2019 da Presidente Salvatore Forte e dai componenti del Consiglio di Amministrazione Vincenzo Zottola e Antimo Merenna, con cui si proponeva al Comune di Gaeta di assumere ogni provvedimento utile e necessario a recepire la proposta consortile di variante non sostanziale al Piano Regolatore Generale finalizzata, per l’appunto, alla realizzazione del nodo di scambio collegato alla riattivazione della linea ferroviaria Gaeta-Formia.

“Sappiamo bene che quell’area di Gaeta era stata usata come parcheggio. Quando il Consorzio ha comprato da Ferrovie ci ha chiesto di murare destinazione, da scuole standard urbanistici a parcheggi a raso. Abbiamo annullato ogni possibilità edificatoria. Abbiamo proceduto a darne notizia alla Regione Lazio che prevede anche la procedura semplificata del silenzio assenso”.

“Noi andremo a chiarire la nostra posizione – ha detto Mitrano – Le procedure necessarie sono state espletate e attendiamo con fiducia gli esiti della vicenda. La città deve essere contenta perché abbiamo destinata a parcheggi evitando ulteriore cementificazione”.

Resta da capire il passaggio (che però apparirebbe essere esclusa dall’indagine della Procura di Cassino) che ha visto il piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta, dove a giugno 2020 politici e amministratori brindavano per la promessa di realizzazione della Littorina, venduto a una società privata, la “Immobiliare Cavour srl”.

A concludere la compravendita, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale Sud Pontino (Cosind), di cui il Comune di Gaeta è consorziato, e la “Immobiliare Cavour srl” basata a Gaeta.

L’affare si è concluso alla cifra di 409mila euro così suddivisa: 311mila euro per il fabbricato della ex stazione ferroviaria, 98mila euro per il terreno di pertinenza (2.737 mq). Un transazione conclusa, a quanto sostenne il consigliere comunale d’opposizione De Angelis, il 15 gennaio 2020.

Un’area che successivamente pare essere stata ceduto a noleggio dalla Immobiliare Cavour ad un’altra società appena nata, la Gaeta Parking che ha sede legale a Napoli ed è composta al 30 percento dalla Si.Ge.A costruzioni e al 70 percento dalla No Parking Srl.

“L’affare della svendita dell’ex stazione di Gaeta, su cui sono in corso indagini da parte della Guardia di Finanza che hanno portato all’avviso di garanzia per lottizzazione abusiva giunto oggi a Sindaco e Giunta Comunale – si legge in una nota del Partito Comunista di Gaeta – è solo la punta dell’iceberg di questo sistema marcio fatto di privatizzazioni e tasse altissime che continuano ad arricchire pochi a danno di tutta la comunità, ma soprattutto a danno delle fasce più deboli della popolazione gaetana, le quali sono costrette ad emigrare contribuendo da un lato allo spopolamento della città, dall’altro paradossalmente ad alzare la media del reddito pro capite che ha visto quest’anno Gaeta primeggiare in tutta la provincia. Politiche liberiste portate avanti da tutti i partiti dell’arco costituzionale, tra le cui fila non passa giorno che qualche esponente venga indagato per gli stessi motivi del Sindaco Mitrano, ma il problema non è legale o tecnico come ha voluto far spiegare alla dirigente Della Notte in conferenza stampa il primo cittadino, bensì politico. L’idea di fondo – concludono i comunisti – è che il privato sia meglio del pubblico che mette d’accordo anche a Gaeta tutto il consiglio comunale è da ribaltare. Per questo noi comunisti diciamo che anche a Gaeta non basta un cambiamento, ma serve una Rivoluzione”.

Articolo precedente

LATINA: I CARABINIERI OMAGGIANO L’ISTITUTO ALESSANDRO VOLTA

Articolo successivo

LATTE: DA GIUNTA REGIONE LAZIO 120MILA EURO A CHI HA SUBITO CRISI

Ultime da Cronaca