Commissioni consiliari e indagine sul piazzale ex stazione a Gaeta, l’opposizione insorge: “Metodi anti-democratici e indifferenza”
Commissioni consiliari facoltative e scelta del silenzio sull’avviso di conclusione indagini recapitato a ex Sindaco, amministratori e imprenditori per l’affare del piazzale ex stazione a Gaeta. la maggioranza del sindaco Leccese fa muro e l’opposizione a Gaeta non ci sta.
Leggi anche:
PIAZZALE EX STAZIONE A GAETA: PROCURA CHIUDE INDAGINI, TEGOLA PER MITRANO
“Mercoledì nell’Aula Consiliare del Comune di Gaeta sarà possibile assistere ad uno spettacolo che definire indecoroso è decisamente poco. All’ordine del giorno solo tre punti: 1- comunicazioni del Sindaco, 2-Modifica Statuto Comunale, 3-Modifica Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari! Non ci saranno Interrogazioni, mozioni e/o interpellanze .
Assolutamente incomprensibile la scelta di non consentire ai Consiglieri Comunali di porre domande al Sindaco sui fatti che vedono indagati l’ex sindaco e componenti della precedente e della attuale amministrazione sulla vicenda della ex stazione ferroviaria, sul perché i lavori di realizzazione della ferrovia sono fermi, sui disagi di cittadini e commercianti causati dal cantiere e dal parcheggio ceduto a privati, sulla viabilità approssimativa e pericolosa che collega Corso Cavour, Via del Piano e Via Atratina al Via Mazzini e via Garibaldi. Invece no, pretestuosamente la maggioranza ritiene che di tanto non possa discutersi perché è “intervenuta” la Magistratura.
La nostra personale sensibilità e la delicatezza dei temi non avrebbe in alcun modo invaso il campo delle indagini e le competenze della Magistratura, ma alcune risposte sono comunque dovute ai cittadini ed il Sindaco ed il Presidente del Consiglio non possono in alcun modo sottrarsi a tanto. Anche la Consigliera Rosato, di maggioranza, aveva auspicato che addirittura una intera seduta straordinaria del Consiglio Comunale venisse convocata per discutere di questi temi anticipando le sue accuse al Presidente Zingaretti dei ritardi nella esecuzione dei lavori.
Se è incomprensibile il non consentire di presentare interrogazioni su un tema tanto importante quanto sentito dalla popolazione, deve definirsi arrogante il voler apportare modifiche allo Statuto Comunale ed al Regolamento Del Consiglio Comunale per poter anche abolire le Commissioni Consiliari. Pur senza entrare nel merito della questione, sulla quale si sono succeduti i pareri del Ministero dell’Interno e del Prefetto di Latina, quello che va condannato è il metodo antidemocratico della maggioranza e recepito dal Presidente del Consiglio per tacitare le minoranze. Arroganza e assenza di lungimiranza di questa maggioranza che non può ritenersi eterna e che potrà divenire, forse neanche tra molto tempo, minoranza nella città e nel Consiglio Comunale.
Invitiamo con forza e convinzione il Presidente Speringo a ritirare i due punti relativi alle proposte modifiche e a risolvere il problema della Commissioni Consiliari sulla scorta degli illuminati pareri che egli stesso ha chiesto ed acquisito. Non si possono cambiare le regole del gioco con la partita in corso.
Così, in una nota, “Insieme con Silvio D’Amante”.