FURIA A LATINA. AI POLIZIOTTI DICE: “SE VI AVVICINATE VI AMMAZZO”. ARRESTATO PER VIOLENZA IN FAMIGLIA

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Latina. Un uomo, di nome D.A., arrestato per maltrattamenti in famiglia. Intervengono i poliziotti e li minaccia di morte.

Nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, alle 19 di ieri, 14 maggio, due equipaggi della Squadra Volante sono intervenuti a via Nascosa, poiché al 113 era stata inoltrata una richiesta di aiuto da parte di una donna minacciata di morte dal suo compagno che, intanto, le stava danneggiando l’automobile.

Giunti sul posto, c’era la donna, 42 anni, di nazionalità italiana, che ha riferito agli operatori che, per ragioni di gelosia, il proprio compagno l’aveva minacciata di morte e ingiuriata in presenza dei figli minori e poi, preso dall’ira, aveva preso a colpire la sua Lancia Y.
Mentre gli operatori ascoltavano la donna, si udivano alcuni forti rumori provenire dalla parte posteriore della casa dove era parcheggiata l’autovettura in questione, per cui gli agenti si sono portati immediatamente sul posto trovando l’uomo con una grossa pietra che rompeva il lunotto della Lancia ormai danneggiata in varie parti. L’uomo, cittadino italiano del ‘74, fortemente agitato, non ha risposto alle intimazioni dei poliziotti di fermarsi e successivamente si è rivolto a loro proferendo frasi testuali: “NON VI AVVICINATE O VI AMMAZZO TUTTI”, provando poi a dileguarsi nei campi adiacenti.
Gli operatori lo hanno inseguito e bloccato con fatica a distanza di poche centinaia di metri. Fermato, l’uomo ha estratto dalla tasca dei pantaloni un coccio di laterizio minacciando i poliziotti con frasi quali: “VI AMMAZZO TUTTI”.
Pertanto i poliziotti hanno utilizzato lo spray in dotazione, il “Capsicum”, per riuscire ad immobilizzarlo e a porlo in sicurezza. Durante le operazioni, l’uomo ha continuato a dimenarsi e a minacciare di morte sia gli operanti che la sua compagna. Nel tragitto per condurre l’uomo in Questura, lo stesso ha continuato a dare in escandescenze colpendo con calci l’autovettura della Polizia di Stato e danneggiando in più parti la portiera

In sede di denuncia la donna ha ribadito che le percosse e le violenze si sono protratte da tempo e che a causa dei continui soprusi posti in essere dall’uomo, lei stessa viveva in uno stato di soggezione e inferiorità psichica, manifestando timore e paura per la propria incolumità.

La persona fermata, accompagnata presso gli uffici della Questura, identificata per D.A. del ‘74, italiano, con precedenti penali, anche specifici, ha continuato con la sua condotta violenta ed oltraggiosa verso i poliziotti; così, dopo aver contattato il P.M. di turno, dott. Sgarrella, è stato arrestato per il reato di maltrattamenti in famiglia, minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e associato presso la locale casa circondariale in Via Aspromonte a disposizione della competente  Autorità giudiziaria.

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