FREE BEACH, OBBLIGO DI FIRMA CADUTO PER TINTARI. CASSAZIONE: RICORSO PROCURA TARDIVO PER 1 GIORNO

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Inchiesta Free Beach, per Roberta Tintari la Cassazione ha respinto il ricorso della Procura a causa dei termini

Il 20 dicembre scorso, la Sesta sezione penale della Cassazione aveva annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma, la quale aveva fatto sopravvivere solo uno dei cinque capi di imputazione contestati alla Signora Tintari. Ad agosto 2022, il Tribunale del Riesame aveva annullato l’ordinanza che ha disposto l’arresto dell’ex sindaco di Terracina, Roberta Tintari, travolta dall’emergere dell’inchiesta “Free Beach”.

L’indagine e gli arresti avevano determinato il commissariamento del Comune di Terracina: quattro dei cinque capi di imputazione contestati a Tintari per l’arresto, furono revocati dal Tribunale di Roma. Rimase un unico capo, nella decisione del Riesame, in relazione al quale non vi fu annullamento – si tratta della delibera della Giunta Comunale del 25 agosto 2017, con cui si indicava la finalità del ponte pedonale realizzato sul porto-canale – e per cui il collegio dei giudici di Roma sostituì per Tintari la misura degli arresti domiciliari il Tribunale del Riesame con l’obbligo di firma due volte a settimana.

La Cassazione, a dicembre, respingendo il ricorso della Procura di Latina, aveva ordinato l’immediata cessazione di tutte le misure cautelari nei confronti di Roberta Tintari, disponendo l’annullamento dell’ordinanza del Riesame anche nella parte in cui si ipotizzava il reato di falso (nella delibera di giunta con la quale venne conferita la destinazione pedonale al ponte sul canale del porto di Terracina). 

A distanza di poco più di un mese e dieci giorni, si conoscono i motivi per cui la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura di Latina, con il quale l’accusa aveva chiesto il ripristino della custodia cautelare di Tintari, revocata dal Riesame.

Secondo gli ermellini, il ricorso della Procura di Latina per Cassazione contro le decisioni del Tribunale del Riesame di Roma avrebbe dovuto essere presentato entro dieci giorni dalla comunicazione o dalla notificazione dell’avviso di deposito del provvedimento. L’ordinanza del Riesame è stata emanata in data 8 agosto 2022 e depositata il 19 settembre 2022, motivi per cui – argomenta la Cassazione – il ricorso proposto avverso tale ordinanza, risultando depositato in data 30 settembre 2022, è stato presentato un giorno dopo la scadenza del termine. Ecco perché il medesimo ricorso deve essere dichiarato inammissibile: tardivo, per appena 24 ore.

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