Foto hot agli alunni dall’insegnante di religione del liceo di Latina: la Diocesi sospende il diacono
Si allarga la portata dello scandalo che ha coinvolto un docente del noto liceo di Latina “Majorana” che è accusato da almeno tre studenti di aver inviato loro foto “hot”: in queste, persino una sua immagine di un nudo integrale. L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati per violenza sessuale. L’indagine è coordinata dal Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza. In campo i Carabinieri del Comando provinciale. A conti fatti sarebbero quattro gli alunni destinatari delle immagini “hot” da parte del professore.
Ora, anche il vescovo Mariano Crociata, con una nota diffusa agli organi d’informazione, spiega di essere stato al corrente della vicenda di aver sospeso l’uomo come diacono e di avergli revocato l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica.
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Lo scorso lunedì 30 gennaio, nel primo pomeriggio, – spiega una nota della Diocesi – il vescovo Mariano Crociata è stato informato dall’Ufficio Scuola della Curia in merito alla richiesta di assegnazione di un nuovo docente, presentata da una scuola del Capoluogo e dei motivi addotti per tale richiesta. Nelle stesse ore il Vescovo ha incontrato il docente per ascoltare la sua versione dei fatti. Al termine del colloquio, dopo aver ricevuto dallo stesso docente le dimissioni dall’attuale incarico, il Vescovo gli ha comunicato la revoca dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica.
Poiché la persona interessata è anche un chierico, in quanto diacono permanente, il vescovo Crociata ha avviato immediatamente la procedura prevista dall’attuale ordinamento ecclesiastico, per cui nella giornata di oggi ha firmato il decreto che dispone l’apertura dell’indagine previa canonica tesa ad acquisire tutti gli elementi possibili sul caso in esame. Altresì, ha imposto al diacono l’allontanamento cautelare dall’esercizio del ministero.
Sempre nella mattinata di oggi, 2 febbraio, monsignor Crociata ha ricevuto il Dirigente Scolastico e il Primo Collaboratore dell’Istituto ai quali ha espresso il suo rammarico per questa vicenda, reciprocamente è stata concordata la disponibilità alla massima collaborazione.
A intervenire sul caso anche la garante per l’infanzia e adolescenza Monica Sansoni che ha rilasciato una dichiarazione all’Agi: “La Procura sta approfondendo ogni dettaglio della situazione, siamo in contatto con gli inquirenti e abbiamo dato pieno sostegno alle famiglie dei ragazzi e alla scuola”.