FORZA NUOVA A LATINA CON L’EX LATITANTE ROBERTO FIORE

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Terzo reportage della serie dedicata ai cosiddetti movimenti “extraparlamentari” che, pur non avendo ancora rappresentanza nelle Istituzioni, agiscono nel territorio di Latina e provincia. Dopo Comunisti a Latina. Rizzo contro tutti, e Mori da Casapound: nei prossimi mesi morte Repubblica italiana, questo episodio è dedicato a Forza Nuova e al suo segretario Roberto Fiore.

Roberto Fiore, fondatore e segretario di Forza Nuova

FORZA NUOVA SI INCONTRA

Il 16 gennaio scorso, presso la Casa del Combattente a Latina, si è riunita Forza Nuova in occasione della conferenza “Dal Populismo alla Rivoluzione”, davanti una platea ristretta di circa 30 persone.

Per l’occasione è accorso a Latina il segretario nazionale Roberto Fiore che ha ricordato come il programma di Salvini di 5 anni fa era simile a quello proposto attualmente da Forza Nuova e che questo, a suo avviso, porterebbe le persone ad avvicinarsi a Forza Nuova, anche se il dato delle ultime elezioni ci dice altro visto che il partito neofascista si è fermato ad un irrilevante 0,37%.

Il discorso di Fiore è andato avanti tra citazioni di Oswald Mosley, il fondatore del British Union of Fascists arrestato nel maggio 1940 per le sue posizioni vicine al nazionalsocialismo, e accuse rivolte alla vecchia politica di destra e sinistra. L’ex Terza Posizione (ndr: il movimento neofascista eversivo fondato nel 1978) ha di seguito tacciato i populisti di rappresentare un cambiamento di facciata aggiungendo: “…quando si arriva allo scontro col sistema o hai una classe pretoriana, le camicie nere insomma, o sei destinato a perdere. L’unica idea che resta in piedi è così la nostra”. Applausi scroscianti dei militanti.

Una volta ribadita la passione per le camicie in orbace, Fiore ha iniziato a parlare della mafia nigeriana, argomento clou delle destre nostrane (spesso citato senza conoscerne le dinamiche), e ha dichiarato che ampie fette di territorio sono controllate da questa organizzazione criminosa che controlla il traffico di droga, azzerando di un colpo il ruolo giocato dalle mafie tradizionali che un certo peso, tanto per utilizzare un eufemismo, continuano ad averlo, sopratutto controllando i flussi del commercio di droga col canale più remunerativo del Sud America.

Lotta Studentesca

LOTTA STUDENTESCA

Come ogni movimento extraparlamentare che si rispetti, Forza Nuova si avvale di un gruppo giovanile che fa politica nelle scuole e che utilizza per formare i giovani militanti alla via del fascismo e di un forte cameratismo.

La costola giovanile di Forza Nuova si chiama Lotta Studentesca che, tra le altre cose, edita un mensile, dal nome omonimo, ben pubblicizzato durante l’evento del 16 gennaio a Latina:

a pagina 4 del numero di dicembre c’è un articolo senza autore che richiama alla lotta dei giovani delle SS Charlemagne durante la strenua ed ultima difesa di Berlino nel ’45 indicati esempio di una generazione: “soldati di un’idea, fiore della gioventù che sorride beffardamente in faccia alla battaglia”.

In contrapposizione, al termine del pezzo “giornalistico”, si legge un’accusa perentoria nei confronti della cosiddetta “Generazione Erasmus” definita sradicata e in vacanza perenne.

Rivendicare con orgoglio la vicinanza alle SS Charlemagne sembra essere, nelle intenzioni dei giovani forzanuovisti, un modo, discutibile per la verità, per avvicinare le giovani generazioni.

 

Massimo Morsello

 

LA STORIA DI FIORE E MORSELLO

Nel 1997, da una derivazione della Fiamma Tricolore di Pino Rauti, Roberto Fiore, allora latitante a Londra, è stato l’ispiratore della nascita di Forza Nuova insieme al defunto cantautore Massimo Morsello. I due, già uniti da una stretta amicizia nel 1980, avevano deciso in quel periodo di riparare in Inghilterra sfuggendo ai mandati di cattura per banda armata e associazione sovversiva. Nel 1985 il Tribunale di Roma li condannava in contumacia, ma ogni richiesta di estradizione sarebbe stata rigettata dalle autorità giudiziarie britanniche.

Controverso prima della latitanza era stato poi il rapporto di Fiore e Morsello con i Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR) di Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. Il gruppo terroristico attivo negli anni di piombo, responsabile di diversi omicidi, e i cui due esponenti più noti sono stati condannati in Cassazione come esecutori della Strage di Bologna (con tanti dubbi e misteri), è finito spesso in inchieste giornalistiche come sospettato di avere avuto legami con la Banda della Magliana. L’anello di congiunzione sarebbe stato Massimo Carminati, ritornato noto recentemente per essere il boss condannato nel processo di Mafia Capitale.

Morsello e Fiore, tornati in Italia rispettivamente nel marzo e nell’aprile del 1999, non hanno mai scontato un giorno di pena sfruttando i benefici della Legge Simeone-Saraceni entrata in vigore l’anno precedente.

Insomma un curriculum che fa rabbrividire e viene da chiedersi come sia possibile che una persona come Fiore, fondatore con Giuseppe Dimitri e Gabriele Adinolfi del gruppo di Terza Posizione, possa aver fondato un partito eversivo senza aver mai mostrato il benché minimo ravvedimento per le azioni condotte negli anni della “lotta armata”.

UN PARTITO CHE VIVE NEL PASSATO

Forza Nuova si perde in panegirici sul popolo italiano e sulla nostra storia esagerando e forzando il concetto di Nazione e Patria. Fonda la propria ideologia sul fascismo, senza tuttavia – al contrario di CasaPound – abbozzare un’analisi della realtà che ci circonda e proporre una soluzione alternativa

La proposte anacronistiche vengono anche spacciate come rivoluzionarie, oltre che alla continua ricerca del nemico, di un capro espiatorio esterno omettendo l’analisi delle responsabilità interne (come nel caso della mafia nigeriana considerata più temibile delle mafie tradizionali).

Lobby gay, invasione di migranti, retorica spiccia sull’identità e un piano che, come si legge su Lotta Studentesca, porterebbe gli italiani sotto la guida di F.N. a sbarrare strade, chiudere cancelli e costruire barricate.

Se si cercano le ragioni del perché Forza Nuova non vada oltre le percentuali da prefisso telefonico, le risposte vanno individuate nel fatto che il partito di Fiore vive ancora negli anni ’20, non ha alcuna visione del presente e non propone niente di nuovo per il futuro. L’incontro di Latina ha solo confermato quanto già si sapeva.

 

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