Il Piazzale Aldo Moro di Formia resta nella disponibilità del Comune di Formia. Lo ha stabilito una sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della curatela fallimentare della fu Formia Servizi Spa: infondato
Nella complessa storia del Parcheggio Multipiano di Piazzale Aldo Moro a Formia, questo è l’ennesimo capitolo di una vicenda lunga nella quale a farla da padrone sono le carte bollate.
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Nel capitolo odierno, il Consiglio di Stato (Sezione Quinta) ha stabilito che il ricorso per l’ottemperanza di una una sentenza datata 2015, ordinata dal medesimo Palazzo Spada, va respinto. La Formia Servizi Spa è stata la società mista pubblico-privata, partecipata dal Comune e costituita nel 2000, che gestiva servizi di mobilità e portuali per conto dell’Ente fino al 2010 quando fu dichiarata fallita. La curatela fallimentare della Spa che fosse rispettata la suddetta sentenza di cinque anni fa la quale annullava la delibera del Consiglio Comunale risalente al 2011, e la successiva ordinanza comunale dello stesso anno, con cui il Comune acquisiva il bene a patrimonio indisponibile compreso il rilascio e lo sgombero dell’immobile, vale a dire il parcheggio multipiano di Piazzale delle Poste-Piazza Aldo Moro realizzato dalla Formia Servizi e dalla stessa gestito in concessione.
La curatela della Formia Servizi Spa, quindi, reclamava oggi la totale restituzione del piazzale e lo faceva all’indirizzo del Comune di Formia e della Soes spa, ossia la società a cui l’Ente aveva dato in gestione il servizio del parcheggio fino al 2015 (anno della suindicata sentenza del Consiglio di Stato).
Il Fallimento, nel ricorrere a Palazzo Spada, ha sostenuto che il Comune aveva provveduto sì a far eseguire dalla competente Conservatoria dei Registri immobiliari la cancellazione della trascrizione dell’atto d’acquisizione gratuita del parcheggio multipiano al patrimonio comunale, ma aveva riconsegnato l’immobile solo in parte, omettendo di restituire la piazza di copertura (lastrico solare) e la zona esterna adiacente al piano zero.
Di rimando il Comune, costituitosi in giudizio, ha chiesto al Consiglio di stato il rigetto del ricorso poiché la zona prospiciente al piano zero è stata in realtà già riconsegnata alla curatela della Formia Servizi Spa mentre il piazzale non deve essere riconsegnato perché gravato da servitù di uso pubblico, peraltro concesso dalla stessa Formia Servizia che nel giugno 2010, tramite una delibera assembleare, lo mise a disposizione dell’Ente per la realizzazione di una piazza pubblica che avrebbe dovuto essere un prolungamento di Piazza Vittoria.
E, quindi, in uno dei passaggi più significativi della sentenza odierna “emerge univocamente dal verbale dell’assemblea dei soci (ndr: quella sunnominata risalente al 2010) la volontà di destinare il lastrico solare a “piazza pubblica”, con il coinvolgimento del Comune per la relativa realizzazione: il che configura chiara espressione di volontà affermativa di siffatta servitù. La effettiva destinazione pubblica della piazza fa sì peraltro che questa sia rivolta all’utilizzo da parte di una collettività indiscriminata di soggetti “uti cives”, risultando del resto idonea a tale finalità“.
La piazza è dunque un “servizio pubblico” e va gestita dal Comune che, perso il parcheggio multipiano, può consolarsi con il piazzale Aldo Moro così come anticipato in giornata dal sindaco Paola Villa.
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