A Formia gli esponenti della maggioranza in Consiglio provenienti dalle quattro liste civiche di “Formia città in comune”, “Formia vinci”, “Ripartiamo con voi” e “Un’altra città” hanno ieri approvato un comunicato che si inserisce lungo una linea di continuità rispetto alle parole rivolte dal sindaco Paola Villa al Direttore generale dell’Asl Latina Giorgio Casati contro la decisione di escludere l’Ospedale “Dono svizzero” dai presidi delle rete “Anti-Covid-19” (leggi https://latinatu.it/esclusione-del-dono-svizzero-dalla-rete-anti-covid-19-villa-scrive-a-casati-offesa-ed-errore-madornale/). Tra i consiglieri firmatari figurano i nomi di appartenenti alle categorie professionali sanitarie quali il medico Dario Colella e gli infermieri Gerardo Forte, Ida Brongo e Antonio Capraro. Di seguito il testo della nota:
“Dalla sera di domenica 1° marzo, l’Ospedale Dono Svizzero di Formia è stato da subito, con tutto il suo personale, struttura di assistenza e cura, in prima linea per tutti i pazienti Covid-19. In questa emergenza l’Ospedale ha visto l’arrivo, presso la tenda pre-triage, montata dalla Protezione Civile e presso il Pronto Soccorso, di pazienti provenienti da Spigno Saturnia, Itri, Minturno, Castelforte, SS. Cosma e Damiano, Gaeta, Fondi e persino da Pontinia. Il personale sanitario e parasanitario del presidio ospedaliero di Formia si è adoperato in questi mesi e si adopera ancora al massimo delle sue possibilità per questi cittadini, pagando anche il prezzo di vedere colleghi contagiati e in quarantena. Con abnegazione, dignità e rispetto della loro professione i dipendenti hanno messo da parte la loro sicurezza e quella delle loro famiglie sottoponendosi a turni continui ed estenuanti per compiere il loro dovere.
Questi dipendenti sono pronti ad affrontare al meglio, se supportati dalla ASL con il conferimento delle giuste attrezzature al Laboratorio di Analisi del Dono Svizzero, anche la imminente fase 2, a partire dalla possibilità, che a noi pare una ovvia necessità, di effettuare test sierologici non solo a tutto il personale ospedaliero, sanitario e non, sia del Dono Svizzero di Formia che del Di Liegro di Gaeta, ma anche, laddove richiesto, alla popolazione dell’intero comprensorio, con priorità alle fasce degli over 65, agli immuno-depressi e pazienti fragili e a tutto il comparto delle Forze dell’Ordine del territorio.
Il 28 marzo abbiamo appreso invece, con sommo stupore, dall’informativa della Regione Lazio che, nella “Rete della Sanità attiva per la Regione Lazio” per il Covid 19 all’Area F, sono ascritti solo due presidi ospedalieri: il Santa Maria Goretti di Latina e il Di Liegro di Gaeta. Non appena aver approfondito le motivazioni di tale scelta regionale, il Sindaco di Formia ha scritto, manifestando la sua giusta contrarietà, ben due volte: dapprima al direttore Generale dell’ASL di Latina, dottor Giorgio Casati, successivamente ai Consiglieri Regionali, all’Assessore Regionale alla Sanità e al Presidente Nicola Zingaretti. Non possiamo accettare questa palese discriminazione, che suona come una offesa in primis a tutto il personale del presidio ospedaliero ma anche all’intera comunità non di Formia ma dell’intero comprensorio.
L’emergenza Covid ci ha posto davanti un grave stato di allerta nazionale che non ha bisogno di favoritismi o di pressioni politiche di sorta, ma di scelte oculate, giuste, responsabili e di buon senso. Ecco perché è arrivato il momento, senza attendere L’Ospedale del Golfo, che al “Dono svizzero” di Formia si faccia il riconoscimento di Ospedale Covid che merita di diritto con adeguati investimenti, risorse tecniche, economiche e coperture delle carenze d’organico per permettere, ad esempio: il pieno funzionamento, anche per gli esterni, della risonanza magnetica; l’attivazione h24 dell’emodinamica.
La grande generosità dell’intera comunità di tutto il territorio ha consentito al Comune di Formia, tramite la Protezione Civile, di donare al “Dono Svizzero”: dispositivi di protezione individuale; una barella bariatrica; n. 2 monitor multiparametrici; n. 2 carrelli emergenza in tecnopolimero; n. 2 defibrillatori con monitor. Le donazioni consentiranno, nei prossimi giorni, di acquistare anche altre attrezzature.
Ci aspettiamo ora che le Istituzioni sovra comunali tutte, Sanitarie, Amministrative e di Governo, i nostri rappresentanti alla Provincia di Latina e alla Regione Lazio, ascoltino la volontà dell’intero comprensorio di cui la maggioranza consiliare di Formia si fa portavoce e facciano il loro dovere“.