FORMIA: COMUNE CHIEDE A REGIONE STATO DI CALAMITÀ

Comune di Formia: dichiarato lo stato di calamità naturale. Il provvedimento votato dalla Giunta municipale

La delibera 270, votata oggi 7 ottobre dalla Giunta guidata dal Sindaco Gianluca Taddeo, dichiara ufficialmente lo stato di calamità naturale per via degli eventi meteorologici che si sono abbattuti su Formia lo scorso 29 settembre e chiede ufficialmente alla Regione Lazio di emettere provvedimento ad hoc, compresa la concessione di contributi economici per i danni subiti da cittadini, infrastrutture, colture agricole e attività produttive.

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Uno stato di emergenza ben descritto dalla relazione dal settore Lavori Pubblici del Comune che passa in rassegna tutti i danni subiti.

Le intense e copiose piogge riversatesi sui pendii montani, colpiti da vasti incendio estivi, in particolare sul versante di S. Maria la noce, Costa Capodino, Caprile, le frazioni di Maranola e Trivio, del Torrente Acqualonga e del bacino del Rio Santa Croce – si legge nella relazione parte integrante della delibera – hanno provocato lo straripamento dei canali naturali di scolo quali il Canale S. Maria e il Canale di Valle Piana che in pochissimo tempo hanno riversato imponenti colate di fango, frascame, residui legnosi e materiali rocciosi su strade, abitazioni, immobili ed aree pubbliche e proprietà private.

Al termine dell’evento piovoso il Settore Lavori pubblici del Comune di Formia è intervenuto immediatamente per la verifica dei danni provocati e la pronta messa in sicurezza di vari tratti di territorio che sono stati interessati dai fenomeni calamitosi affinché in caso di nuove, avverse ed imprevedibili condizioni meteoclimatiche avverse potessero costituire ulteriore pericolo per la pubblica e privata incolumità.

Sempre il 29 settembre è stato ordinato a tutti i proprietari e/o occupanti a qualsiasi titolo di abitazioni interessate dall’evento, ubicate in Via Santa Maria La Noce, lo sgombero immediato delle stesse, fino a cessata emergenza, al fine di salvaguardare la pubblica e privata incolumità. Sono state sospese le attività didattiche e stabilito un numero di servizio per le necessità dei cittadini colpiti dalla calamità.

Ora il Comune cerca la sponda della Regione per gli aiuti economici.

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