FONDI, APPROVATI GESTIONE SERVIZI SOCIALI, PIANO ACUSTICO E CATASTO PER TELEFONIA MOBILE. BOCCIATA MOZIONE PER I PENDOLARI

Il resoconto del Consiglio comunale del 30 gennaio 2024 a Fondi: approvati una convenzione per la gestione associata dei servizi sociali, il Piano di classificazione acustica e il catasto degli impianti di telefonia mobile

È stata dedicata alla presa d’atto dei risultati elettorali del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazzetutta la prima parte dell’assemblea consiliare che si è riunita il 30 gennaio.

Dopo aver spiegato all’assemblea il perché dell’assenza dell’assessore all’Ambiente Fabrizio Macaro, impegnato all’VIII Ecoforum del Lazio per ritirare un importante premio in materia ambientale e di differenziazione dei rifiuti, il presidente Giulio Mastrobattista ha dato la parola alla presidente della commissione competente Daniela De Bonis per l’illustrazione del terzo punto all’ordine del giorno, l’approvazione di una convenzione per la gestione associata dei servizi sociali.

Il punto ha generato un acceso dibattito: da una parte i consiglieri Luigi Parisella e Francesco Ciccone hanno auspicato una forma giuridica diversa, dall’altra la presidente De Bonis, il consigliere Vincenzo Mattei e il sindaco Beniamino Maschietto hanno spiegato come sia stata la stessa Regione a suggerire la forma consortile in quanto maggiormente flessibile dal punto di vista organizzativo ed economico e ideale per l’ottenimento di finanziamenti sovracomunali.

Il primo cittadino ha inoltre spiegato come sul tema non ci sia pieno accordo da parte dei sindaci dei Comuni del distretto, ossia Terracina, San Felice Circeo, Monte San Biagio, Lenola, Campodimele e Sperlonga. «Proprio per questo motivo – ha precisato – martedì 6 febbraio, alle ore 15:00, si terrà un incontro con tutti i primi cittadini del distretto, l’assessore regionale competente, l’onorevole Massimiliano Maselli, e i referenti dirigenziali. Mi auguro con questo incontro di capire anche io quale sia la forma giuridica migliore ma, soprattutto, auspico che ci sia intesa tra i sindaci e con la Regione dato che è il principale ente con cui ci troviamo a interloquire».

Il punto è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dei consiglieri Luigi Parisella, Francesco Ciccone, Tiziana Lippa, Salvatore Venditti e Stefano Enea Guido Marcucci.

I lavori sono proseguiti con il quarto punto all’ordine del giorno, l’approvazione del Piano di classificazione acustica, frutto del lavoro di ben cinque riunioni da parte delle commissioni Urbanistica e Ambiente. Prima il presidente dell’organo competente Raffaele Gagliardi e successivamente l’assessore Claudio Spagnardi hanno spiegato lo scopo dello strumento, ossia suddividere la città in zone acusticamente omogenee, proteggere cittadini e territorio dal cosiddetto inquinamento acustico e consentire uno sviluppo ponderato delle attività considerate “rumorose”. Spagnardi, nell’illustrare i vari elaborati grafici allegati alla proposta di delibera, ha chiarito come sul litorale si sia tenuto conto anche delle stagioni e, conseguentemente, dell’afflusso turistico nonché di altre specificità territoriali.

«Il Regolamento Acustico Comunale – ha concluso Spagnardi nel suo intervento – è uno strumento a di poco fondamentale per la disciplina delle attività rumorose sul territorio, nel quale vengono stabilite le modalità autorizzative per quel che riguarda le attività lavorative e di intrattenimento, prevedendo degli importanti meccanismi di deroga per le attività temporanee, oltre alla regolamentazione di tante attività umane che necessitavano di una regola unica, come ad esempio l’impiego dei diffusori acustici sulle vetture pubblicitarie, la raccolta dei rifiuti, le attività di sistemazione del verde, e così via».

I consiglieri Francesco Ciccone e Luigi Parisella hanno evidenziato come il regolamento non sia riuscito a disciplinare nel merito le sanzioni e a definire altri metodi di accertamento delle infrazioni lasciando Arpa Lazio come unico organo deputato al controllo. A seguito della replica dei consiglieri Vincenzo Mattei e Daniela De Bonis che hanno fornito spiegazioni in merito alla normativa e auspicato un voto unanime anche alla luce dei pareri espressi in commissione, il punto è stato approvato con 15 voti favorevoli e 4 astensioni (Luigi Parisella, Francesco Ciccone, Salvatore Venditti e Tiziana Lippa).

L’assessore Claudio Spagnardi ha successivamente illustrato il quinto punto all’ordine del giorno, il catasto degli impianti di telefonia mobile, frutto di un lungo lavoro concretizzatosi in due elaborati grafici e una relazione, dai quali risultano ben visibili le aree sensibili ossia quelle in cui non è opportuno ubicare le cosiddette antenne.

Lo stesso ha inoltre evidenziato come il catasto, proposto dal Gruppo tecnico di valutazione presieduto da Giulio Cesare Di Manno e di cui fa parte anche il consigliere Luigi Vocella, che aveva a sua volta chiesto ai competenti uffici di redigere tale documento, sia propedeutico al Piano annuale delle localizzazioni. Uno strumento, quest’ultimo, che determina anche la possibilità di far installare impianti su immobili pubblici qualora si dovessero riscontrare le condizioni. Il punto è stato approvato all’unanimità.

Il consigliere Salvatore Venditti ha infine illustrato la mozione, firmata anche dal consigliere Francesco Ciccone, denominata “Richiesta di ripristino delle agevolazioni per i pendolari: riattivazione Carta Tuttotreno”, allo scopo di portare l’amministrazione a farsi portavoce della problematica in Regione e ottenere la riattivazione dell’agevolazione.

Il sindaco Beniamino Maschietto ha spiegato di aver chiesto lumi in Regione e aver ottenuto rassicurazioni sul fatto che l’agevolazione sarebbe stata semplicemente rimodulata, non eliminata.

Il primo cittadino ha quindi chiesto il ritiro della mozione. La proposta non ha trovato d’accordo il consigliere Salvatore Venditti che ha riferito di aver appreso dalla stampa le medesime informazioni ma di ritenere la mozione rafforzativa. Il punto è stato quindi messo ai voti e la mozione, ottenendo i soli voti favorevoli dei consiglieri Venditti, Parisella, Ciccone e Lippa, è stata bocciata.

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