FERITO ALLA GOLA E MORTO A SERMONETA: UCCISO IL GIOVANE NIGERIANO

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Il luogo in Via Dormigliosa dove è stato ritrovato il cadavere del 31enne nigeriano. I Carabinieri hanno isolato l'area

Il lunedì nero dei due omicidi pontini è cominciato a Sermoneta dove i Carabinieri hanno trovato un uomo morto. Si scava per risalire al responsabile del delitto

Una festa finita male, questa è la prima ipotesi. Qualche fraintendimento di troppo, mai celate rivalità tra appartenenti a una stessa comunità e la voglia di primeggiare sul prossimo, condito da consumo di alcol e droghe. Questa potrebbe essere la prima causa dell’aggressione finita con la morte per dissanguamento avvenuta a Sermoneta.

Stamani, 13 novembre, intorno alle ore 12, infatti, in via Dormigliosa, i Carabinieri dell’Arma della Stazione di Sermoneta e della Sezione Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, insieme a personale sanitario del 118, sono intervenuti per il ritrovamento di una persona straniera deceduta, dell’età di circa 30 anni. Ad accorgersi del corpo dell’uomo è stato il proprietario 80enne del terreno dove sorge il casolare, diviso in mini appartamenti affittati a diversi immigrati, in cui si è consumata la festa finita male.

Il luogo dove è stato rinvenuto il cadavere è stato isolato da parte dei militari. L’attività d’indagine da parte dei Carabinieri della Stazione di Sermoneta e della sezione operativa del Reparto Territoriale di Aprilia è in corso. Ciò che è certo è che l’uomo, John Eric, 31 anni (residente a Roccagorga), si trovava in un casolare in Via Dormigliosa (la strada che arriva a Doganella di Ninfa) dove era in corso una sorta di festa tra stranieri.

L’uomo, da ciò che risulta, è stato colpito vicino alla gola, probabilmente da un oggetto contundente: un coltello o una collo di bottiglia rotta. Il 31enne, che presenta la ferita più grave all’altezza della giugulare, è stato trovato già cadavere da Carabinieri e personale sanitario. Ad ogni modo, non è l’unica ferita: l’uomo ha altri tagli più lievi sempre tra viso e collo.

I militari dell’Arma indagano per omicidio e sono fitti gli interrogatori, in primis con gli abitanti della casa nei pressi della quale è stato ritrovato morto il nigeriano, senza lavoro ma con permesso di soggiorno. Ascoltato anche il fratello di Eric. Nessuno, però, sembrerebbe essere stato presenta al momento del litigio.

La prima convinzione degli investigatori è che si tratti di un’aggressione finita nel peggiore dei modi, nell’ambito di una festa domenicale (usuale nella comunità degli immigrati) dove probabilmente il grado alcolico è stato elevato.

Ma non è tutto perché, in Via Dormigliosa, c’è una folta comunità di immigrati: non solo nigeriani, ma anche rumeni e persone del nord Africa. Nel 2022, a primavera, un altro giovane nigeriano, di circa 25 anni, era stato aggredito sempre sulla stessa via, mentre, durante una festa, si era allontanato per strada.

Il giovane fu accoltellato e picchiato, ma, seppur riconoscendo dalle immagini mostrategli dagli inquirenti alcuni dei suoi aggressori, decise di non denunciare. Un regolamento dei conti che non ha mai trovato la sua spiegazione, anche in ragione dell’assenza di una denuncia da parte della vittima, miracolosamente salvata dai sanitari dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

Stavolta, è diverso. Come si dice in modo abusato, c’è scappato il morto e la tensione all’interno della comunità, se dietro l’aggressione dovesse esserci dell’altro tipo una ritorsione, non può che salire. L’autopsia disposta dalla Procura di Latina aiuterà a capirne qualcosa di più, nonostante l’oggetto mortale del corpo contundente non sia stato ancora trovato.

Una giornata tremenda per la provincia di Latina perché i Carabinieri, praticamente nelle stesse ore, si sono dovuti recare anche a Bella Farnia dove c’era un uomo di 48 anni, di nazionalità indiana, aggredito e in fini di vita. Il 48enne è morto dopo poche ore, in mattinata, al Santa Maria Goretti di Latina. Nessun legame tra i due omicidi.

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