FALLIMENTI PILOTATI A LATINA: QUASI PRESCRITTI ALCUNI REATI

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Fallimenti pilotati al Tribunale di Latina: il processo nato dall’appendice dell’inchiesta sull’ex giudice Lollo rischia il ridimensionamento

È durata poco, stamani, l’udienza del processo che mette al centro una serie di fallimenti pilotati emersi nell’indagine madre che, nel 2015, culminò negli arresti dell’ex giudice Antonio Lollo e degli altri coinvolti in uno degli scandali giudiziari più roboanti della storia pontina.

Il Pm Andrea D’Angeli ha chiesto che nel processo siano ascoltati come testimoni l’ex giudice Lollo, che nel filone principale ha patteggiato una penna a 3 anni e 6 mesi, e l’ex giudice della sezione fallimentare di Latina, ora in Cassazione, Roberto Amatore.

Nella scorsa udienza, il processo era passato definitivamente al secondo collegio presieduto dal Giudice Francesco Valentini, che il 24 novembre dovrebbe concludere la sua esperienza a Piazza Buozzi e passare alla Corte d’Appello di Napoli.

Come noto, a finire all’attenzione di questo processo, costola dell’inchiesta “choc” della Squadra Mobile di Latina sull’ex giudice del Tribunale pontino, sono le procedure di fallimento che hanno riguardato l’Azienda Fratelli Mandara e il Consorzio Costruttori Pontini. Parte civile nel processo, Vanessa Mandara, difesa dall’avvocato Signoriello.

A febbraio, il giudice per l’udienza preliminare Mario La Rosa ha, infatti, rinviato a giudizio ben sei persone. I reati a cui devono rispondere gli imputati sono gravi: si va dalla istigazione alla corruzione alla bancarotta fino alla ricettazione, alla rivelazione d’atti d’ufficio, all’induzione indebita e persino alla minaccia. Alcuni di questi reati sarebbero stati commessi in concorso con il commercialista Marco Viola, già processato e condannato presso il Tribunale di Perugia dove è stato condannato anche l’ex giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Latina, Antonio Lollo.

Il processo vede sul bando degli imputati l’imprenditore Luca Granato, l’ex cancelliera del Tribunale Rita SacchettiMarco CiriaciAlessandra e Davide Ianiri e Andrea Lauri.

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Oggi, 15 novembre, però, il collegio difensivo composto dagli avvocati Ciotti, Marcheselli e Archidiacono ha evidenziato che alcuni dei reati contestati sono destinati a prescrizione. Il Tribunale si è riservato rinviando l’udienza al 24 gennaio 2023 e ha disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per uno degli imputati, Luca Granato, accusato di istigazione alla corruzione e, falso, minaccia e turbativa d’asta.

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