È stata estradata dalla Spagna in Italia l’anarchica Francesca Cerrone, 31enne di origine trentina, che lo scorso giugno fu arrestata insieme ad altre sei persone per terrorismo: la donna è stata condotta nel carcere di Via Aspromonte a Latina
La donna è atterrata ieri a Fiumicino, sul groppone una custodia cautelare in carcere a seguito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Roma che aveva portato, lo scorso mese, a sette ordini di arresto: oltre a Cerrone che fu arrestata ad Almeria in Spagna, Daniele Cortelli, 35enne romano, Claudio Zaccone, 33enne messinese, Roberto Cropo, 34enne torinese, Flavia Di Giannantonio, 39enne romana, Nico Aurigemma, 30enne romano.
Dopo le indagini dei Ros nei confronti dell’organizzazione di cui Cerrone faceva parte e che aveva come base un centro sociale della Capitale, il “Bencivenga Occupato”, si è scoperto che l’obiettivo del gruppo era quello di riorganizzare il movimento anarchico. Tra le azioni commesse, alcuni attentati incendiari nei confronti della auto del servizio di car-sharing Enjoy, contro una sede dell’Eni e una caserma dei carabinieri.
Sulla 31enne – accusata di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, detenzione e porto di materiale esplosivo – pendeva un mandato di arresto europeo.
Le indagini dell’operazione ‘Bialystok’ erano partite dopo dopo l’attentato esplosivo alla Stazione dei carabinieri San Giovanni nel 2017. Quel giorno un ordigno artigianale – un chilo e mezzo di esplosivo nascosto in un termos di metallo – era stato fatto esplodere davanti all’ingresso della caserma provocando diversi danni e rischiando di colpire a morte un passante.