“DONO SVIZZERO”, ECCO TUTTE LE CRITICITÀ SOLLEVATE DALLE ASSOCIAZIONI

Tre associazioni del sud pontino scrivono alla Dg dell’Asl Silvia Cavalli, ai Sindaci del Distretto Lt5 e ai consiglieri della Regione Lazio su alcuni problemi dell’Ospedale “Dono Svizzero” 

“Intendiamo porre all’attenzione alcuni problemi relativi all’Ospedale “Dono Svizzero”, DEA di Primo Livello e presidio di riferimento per l’emergenza – urgenza dell’intero centro sud della provincia di Latina. L’approssimarsi dell’estate, con il conseguente aumento delle presenze turistiche, rende ancor più evidente lo squilibrio tra prestazioni e deficit di personale, per il quale si dovrebbe procedere senza sosta alle assunzioni, piuttosto che rallentarle in sede regionale.

I lavori di adeguamento del Pronto Soccorso sono fermi alla recinzione dell’area dal 1 febbraio 2022, allorquando ci si accorse che era necessario acquisire una variante urbanistica in deroga. Dopo circa nove mesi tale deroga è stata approvata dal Consiglio Comunale di Formia, ma ad oggi i lavori sono ancora fermi per problemi sorti con la ditta appaltatrice. Superare l’impasse è obbiettivo prioritario da perseguire senza sosta. Non sfuggirà il fatto che lavorare e far attendere i pazienti in locali più idonei, significa alleggerire i disagi delle lunghe attese. 

Preme segnalare inoltre i problemi legati all’ammodernamento della Cardiologia Emodinamica, i cui lavori dovrebbero essere prossimi. È il caso di ricordare che la sala operatoria è utilizzata anche per l’impianto dei Pacemaker, il cui numero è di tutto rispetto, essendo risultato pari a 246 per l’anno 2022. Talvolta, detta attività deve essere dilazionata per il sopraggiungere di urgenze di carattere ischemico. La sostituzione delle apparecchiature attuali comporterà il blocco per almeno due mesi di entrambe le attività e, vista l’ampiezza delle prestazioni, ciò provocherà notevoli disagi e rischiosi allungamenti dei tempi d’intervento. 

Per l’Infarto acuto, che necessita di Angioplastica Primaria, bisognerà trasferire i pazienti al Santa Maria Goretti; per le altre attività bisognerà rivolgersi ad altre strutture in sede regionale. Si vuole qui suggerire, chiedendone riscontro, se non sia il caso di realizzare la nuova Emodinamica nella saletta già utilizzata per l’impianto di PMK, ampliandola opportunamente e dedicare poi l’attuale sala di Emodinamica all’impianto dei PMK. Tale soluzione consentirebbe di continuare l’attività attuale senza interruzioni. 

Contestualmente si ritiene indispensabile procedere con l’affidamento della progettazione del nuovo ospedale, predisponendo anche tutte le altre opere di raccordo (viabilità, copertura del depuratore, eventuale ricollocazione in altra sede dell’Ecocentro), opere per le quali il Comune di Formia dovrà individuare soluzioni e attivare linee di finanziamento. A questo proposito, per un monitoraggio costante di tutte le iniziative, sarebbe opportuno riattivare il tavolo di confronto dei Sindaci (o delegati) facenti parte del Distretto Socio-Sanitario”.

Lo scrivono, in una nota, le associazioni: Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine, Associazione Incontri & Confronti e Specialista di Sanità Pubblica.

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