DISCARICA SULLA PONTINA, SABAUDIA DICE NO: TROPPO VICINA AL PARCO E A RIO MARTINO

Area individuata per la nuova discarica a Latina. Si trova vicino lo stabilimento Plasmon e non lontano dal Parco Nazionale del Circeo

Impianto di stoccaggio rifiuti, secco il no dell’amministrazione comunale di Sabaudia. L’assessore Lauri: “L’area individuata è vicino al canale Rio Martino e sul confine del Comune di Sabaudia tutelato dal Parco Nazionale”

“Comprendiamo le esigenze del territorio provinciale e siamo favorevoli ad un circolo virtuoso dei rifiuti a gestione pubblica, ma non possiamo chinare il capo di fronte a scelte e valutazioni unilaterali che non prendono in minima considerazione la particolarità dell’area individuata. Ricordo a tutti che la zona si trova al confine con il Comune di Sabaudia, nelle immediate vicinanze del Canale Rio Martino, ed è adiacente ad un territorio tutelato dal Parco Nazionale del Circeo per la delicatezza dell’ecosistema e per le sue peculiarità ambientali, nonché sottoposto a vincoli e tutele internazionali. Queste sono tutte caratteristiche che meritano attenzione e valutazioni precise e che di fatto confliggono con la realizzazione di un simile impianto di stoccaggio, per quanto rispettoso dell’ambiente possa essere. Sabaudia si opporrà in tutte le sedi opportune per far prevalere il buon senso e a tutela dell’intero territorio”. 

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Sono le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Tiziano Lauri che ha partecipato, in rappresentanza del sindaco Gervasi, alla Conferenza dei Sindaci di ieri nel corso della quale si è discusso dell’individuazione dei siti nei quali allocare gli impianti per lo stoccaggio dei rifiuti. L’Assessore già in sede assembleare ha annunciato la contrarietà di Sabaudia al sito individuato, chiamando tutte le parti al rispetto dei territori e delle loro tipicità.

L’Amministrazione comunale di Sabaudia sta redigendo una nota che trasmetterà al Commissario ad acta, ossia il Direttore generale del Ministero dell’Ambiente Laura D’Aprile, nominato di recente dal Tar del Lazio in ragione di una sentenza che ordina alla Regione Lazio di indicare a Rida Ambiente srl, la società che gestisce il Tmb di Aprilia, la discarica o il sito dove depositare gli scarti del rifiuto indifferenziato lavorato.

Laura D'Aprile
Laura D’Aprile

Una nota, quella dell’amministrazione di Sabaudia, tramite l’Assessore all’Ambiente Lauri, che evidenzia almeno due aspetti. Il primo, più di costume politico: a Sabaudia c’è un Assessore all’Ambiente che, a differenza di quello di Latina, ha voce in capitolo e non incombe in contraddizioni sesquipedali: al momento del suo insediamento, Dario Bellini, corrispettivo di Lauri nel capoluogo, disse a chiare lettere: “Una nuova discarica a Latina? No grazie”. Mal gliene incolse, dal momento che ieri in conferenza dei sindaci, è stato smentito platealmente dal suo stesso Sindaco, Damiano Coletta, che ha dato disponibilità per una nuova discarica a Latina nell’area sulla SS Pontina vicino allo stabilimento della Plasmon, ancora Comune di Latina, e tra Pontinia (silente) e Sabaudia.

Il secondo aspetto della nota di Lauri è che Sabaudia non ci pensa nemmeno a ospitare vicino al Parco Nazionale del Circeo, che ricade praticamente tutto nel perimetro del suo Comune, e al Porto Canale di Rio Martino che cerca una difficile riqualificazione dopo anni di stallo, un deposito dei rifiuti per tutta la provincia di Latina, o almeno per la parte nord.

Insomma, Coletta che ha dato il via libera alla discarica a Latina non ha fatto bene i conti, o forse li ha fatti solo nei suoi equilibri politici tra Latina e Roma con i nuovi/vecchi alleati del Partito Democratico latinense e romano. Solo che, nella provincia di Latina, esistono, come ben sa, anche sindaci civici senza legami pressanti con i partiti che, se vogliono, dicono no alle scelte che gravano sul territorio.

Assessore all'Ambiente del Comuendi Sabaudia Tiziano Lauri
Assessore all’Ambiente del Comune di Sabaudia Tiziano Lauri

Senza contare, le bizze dell’amministrazione comunale di Fondi che, ad essere responsabile (parola che va di moda a corrente alternata), non ci pensa nemmeno per il momento, o lo farà solo dopo che altri Comuni del sud pontino non dimostrino una concertazione delle scelte. Ma questa è un’altra storia.

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