Discariche e impianti ad Aprilia, Tuteliamo A.p.s.: Parere di Ardea sposta l’attenzione, le amministrazioni si adoperino per i servizi essenziali”
“Il parere rilasciato dal Comune di Ardea sul procedimento di VIA per la realizzazione di una discarica post bonifica ha fatto saltare tutti dalla sedia, anche a chi nell’amministrazione di Aprilia aveva a suo tempo espresso lo stesso parere con una delibera di Giunta durante il mandato dell’assessora Biolcati. Quello che ci rincuora è che il parere del Comune di Ardea non è supportato da alcuna motivazione tecnica, (pur essendo uscito dal settore di competenza). Ad oggi – spiega Ilenia Borace esponente dell’associazione “Tuteliamo Aps” – dai vari enti preposti sono arrivati quasi tutti pareri negativi su tantissimi aspetti che non saremo di certo qui ad elencare”.
“Ci preme però cercare di spostare il punto di vista su quale sia la vera priorità d’intervento per la vera salvaguardia della salute dei cittadini. Tutti ormai siamo coscienti che i terreni e le falde acquifere, una volta inquinati siano compromessi, poiché tra scartoffie da fare, errori di notifica, caratterizzazioni fatte e rifatte, il risultato è che gli inquinanti intanto hanno il tempo di inquinare e far ammalare le persone. La terra ci nutre e l’acqua è vita e se questi due elementi vengono danneggiati sono inevitabili le ricadute sulla nostra salute. I rifiuti sepolti nelle varie discariche abusive di Aprilia (La Cogna inclusa) compiono quarant’anni, dove hanno avuto tutto il tempo di rilasciare quello che di nocivo c’è nei terreni e nelle falde, tanto che ad oggi la preoccupazione dovrebbe essere quella di interrompere immediatamente la connessione uomo/inquinanti”.
“A nostro avviso oggi, oltre a cercare le bonifiche, dove forse,(un giorno si riuscirà a placare l’inquinamento), si deve correre da subito nel progettare infrastrutture – prosegue Borace – che portino i servizi primari con priorità assoluta a tutti quei quartieri che si trovano in prossimità di fonti di inquinamento. Ricordiamo che proprio nel Comune di Ardea sotto la discarica di Albano e precisamente a Roncigliano, da quando l’Arpa ha imposto la chiusura dei pozzi nel 2015 i cittadini sono costretti ad approvvigionarsi dalle cisterne! Questo in un paese civilizzato (se così vogliamo chiamarlo) non è accettabile. Le amministrazioni comunali hanno il dovere di accelerare i tempi per la progettazione delle infrastrutture essenziali, portare acqua e fognature a tutti quei quartieri ancora sprovvisti di acqua potabile. I fondi del PNRR stanno arrivando, ma di progettualità su questi servizi essenziali non se ne vede l’ombra. Oggi non c’è più tempo di fare bagarre politica su un parere che sembra parafrasare il mantra del privato di turno che spinge per continuare la sua attività economica abbassando costi e aumentando profitti. È tempo di tutelare il territorio rimasto integro, (anche apponendo tutele come la Campagna Romana), fornire servizi essenziali alle migliaia di persone senza acqua potabile e fognature.
I”ntanto nel cicalio nato per quel parere non tecnico del Comune di Ardea, in Via Costa a Latina, la Provincia ha votato ben due impianti di trattamento fanghi e la galassia Rida ha depositato un altro progetto per un nuovo impianto. Cos’era distrazione di massa?“.
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“Beh torniamo tutti a serrare i ranghi – conclude Borace – e torniamo a difendere il nostro territorio. Impianti di depurazione a supporto degli acquedotti da costruire e condotte fognarie allacciate ai depuratori di nuova generazione, questi sono gli impianti che vogliamo, questi sono gli impianti di cui realmente c’è bisogno. Di monnezza ne trattiamo già troppa”.
