DIRTY GLASS: IANNOTTA DAL CARCERE AI DOMICILIARI

Luciano Iannotta
Luciano Iannotta

Operazione Dirty Glass: Luciano Iannotta, l’imprenditore di Sonnino arrestato lo scorso settembre, è stato scarcerato

Il Tribunale del Riesame ha accolto l’istanza dei suoi difensori e l’uomo, 50 anni, al centro dell’inchiesta che contesta svariati reati, tra cui quelli tributari, fino a un’estorsione con metodo mafioso, si trova ora ai domiciliari.

Fuori dal carcere anche uno degli uomini ritenuti suoi sodali dalla Procura/DDA e dalla Squadra Mobile di Latina: il beneventano Pio Taiani.

Il processo per entrambi inizierà presso il Tribunale di Roma. Tra gli imputati, oltreché a Iannotta considerato il dominus e Taiani ritenuto uno dei prestanome delle innumerevoli società dell’imprenditore sonninese, ci saranno i carabinieri Alessandro Sessa e Michele Carfora Lettieri; i collaboratori più stretti dell’imprenditore, Luigi De Gregoris e Natan Altomare; e poi ancora l’imprenditore pontino Franco Cifra, i fratelli napoletani Antonio Gennaro Festa, e il figlio dell’imprenditore Thomas Iannotta. A finire sotto processo col giudizio immediato come i suddetti ci sarà anche Pasquale Pirolo, l’uomo che è stato vicino sia al fondatore dei Clan dei Casalesi Antonio Bardellino che al boss Michele “Capastorta” Zagaria.

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I reati contestati a vario titolo sono molteplici: in materia fiscale e tributaria, violazioni della legge fallimentare, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, falso, corruzione, riciclaggio, accesso abusivo a sistema informatico, rivelazioni di segreto d’ufficio, favoreggiamento reale,  turbativa d’asta, sequestro di persona e detenzione e porto d’armi da fuoco. 

Una molteplicità di episodi e ipotesi criminali – riscontrate dalle investigazioni iniziate nel 2018, anche con il supporto delle dichiarazioni dei due collaboratori di giustizia ex affiliati ai Clan Travali e Di Silvio, Renato Pugliese e Agostino Riccardo – tanto è che oltre al primo processo che si inizierà l’1 aprile, c’è un secondo filone che, a fine gennaio, ha visto recapitare agli stessi indagati ed altri l’avviso di conclusione delle indagini.

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