Sanità e truffe a Formia: rinviato a giudizio il patron della Clinica del Sole Maurizio Costa. Il processo inizierà il prossimo anno
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Claudio Marcopido, ha sciolto la riserva e rinviato a giudizio il rappresentante legale della società clinica polispecialistica Tommaso Costa srl che gestisce la nota clinica “Casa del Sole” a Formia: Maurizio Costa, l’imprenditore della sanità nel sud pontino, impegnato anche in politica. Nel 2018, la sua lista “Ripartiamo con Voi” decise di appoggiare il Sindaco Paola Villa, per poi togliergli la fiducia tre anni dopo, nel 2020, in piena pandemia.
La “Casa del Sole”, ad ogni modo, è risultata svariate volte all’attenzione della cronaca per indagini della magistratura come, ad esempio, il caso di mala sanità che vide suo malgrado coinvolta la giovane Mariachiara Mete deceduta dopo essere entrata per un intervento di rinoplastica; oppure una inchiesta della Procura di Cassino su ricoveri gonfiati e truffe, seccamente smentita dopo un paio di mesi dal patron Maurizio Costa in persona; e ancora l’indagine, partita da Nocera Inferiore e condotta dai Nas, con al centro il medico Francesco Salzano, professore ordinario di Otorinolaringoiatria presso la Scuola medica salernitana. Senza contare altri episodi di denunce e approfondimenti della magistratura per omicidio colposo che ha coinvolto medici e chirurghi e, da ultimo, il caso di una lombosciatalgia curata male con la morte della paziente.
Stavolta, però, vi è stato il rinvio a giudizio richiesto dal sostituto procuratore Alfredo Mattei e concretizzatosi, al termine dell’udienza preliminare, lo scorso 5 novembre, così come deciso dal Gup Marcopido.
Costa, difeso dall’avvocato Silvestro Conte, dovrà rispondere, nel processo che inizierà davanti al giudice monocratico di Cassino il prossimo 14 febbraio 2023, dei reati di truffa e falso.
L’indagine della Procura ciociara è stata condotta dai Carabinieri Nas di Latina anche con l’utilizzo di intercettazioni nelle quali compaiono, non indagati, alcuni personaggi ritenuti dal Giudice per le indagini preliminari di Cassino, Vittoria, Sodani (che autorizza le intercettazioni), referenti di Costa per la falsificazione delle cartelle cliniche e per la gestione clientelare dei ricoveri presso la clinica formiana. Tra questi personaggi, in tutto due, c’è un noto politico del sud pontino, al momento anche amministratore pubblico: il sindaco di Castelforte Angelo Felice Pompeo, non indagato.
I contatti, nel 2020, tra il sindaco di Castelforte e Costa sono captati nelle intercettazioni richieste dal sostituto procuratore di Cassino Alfredo Mattei.
LE INTERCETTAZIONI –
Angelo Felice Pompeo: Pronto.
Maurizio Costa: Sindaco allora guarda, ascolta. Eh… non é possibile… domani mattina.
Angelo Felice Pompeo: Nemmeno uno?
Maurizio Costa: Nemmeno… no.. donne no, perché hanno appoggiato addirittura delle donne di chirurgia qui, capito?
Angelo Felice Pompeo: Ho capito… va bene allora mo le faccio venire domani mattina dai.
Maurizio Costa: Si perché poi domani se ne vanno i day hospital…
Angelo Felice Pompeo: E siamo sistemati…
Maurizio Costa: Domani dimettiamo i day hospital e facciamo i posti. Senti ma dimmi una cosa, ma che cosa sono medicina?
Angelo Felice Pompeo: Sì sono tutti e due medicina, una e una ragazza the c’ha bronchite, polmonite e c’ha la febbre da tre giorni e non glie se leva.
Maurizio Costa: Ah ah ok, va bene, falle venire domani mattina dai.
Angelo Felice Pompeo: E un’altra mutuata che viene sempre da noi, che c’ho, mo le chiamo tutt’e due e gli dico che se ne parla domani mattina.
Maurizio Costa: Avviso…avviso Patrizia. P
Angelo Felice Pompeo: Sì, va bene.
Maurizio Costa: Avviso Patrizia per domani… ok.
Angelo Felice Pompeo: Ci vediamo più tardi, ciao.
Intercettati in altro frangente, Costa e il primo cittadino di Castelforte parlano di nuovo di pazienti da ospitare nella clinica.
Maurizio Costa: Sindaco
Angelo Felice Pompeo: Oh diretto’, ma un paio di posti femmine oggi ce li abbiamo?
Maurizio Costa: Te devo richiamare tra cinque minuti perché stiamo combattendo.
Angelo Felice Pompeo: Eh…vedi un po’, vedi un po’
Maurizio Costa: Cinque minuti perché prima devo…vedere…non riusciamo a mettere le donne di ortopedia, hai capito?
Angelo Felice Pompeo: Ho capito…e vedi un po’ fammi sapere, sennò le rimando a domani mattina
Maurizio Costa: E ti chiamo, in cinque minuti il tempo che vado a reparto
Angelo Felice Pompeo: E vabbé, vabbé
Diverse le risultanze da parte degli inquirenti nei confronti di Costa per cui la Procura aveva chiesto persino gli arresti domiciliari. All’imprenditore, come titolare della Casa del Sole, viene contestato di aver predisposto cartelle cliniche false poiché attestavano il ricovero mai avvenuto di quattro pazienti tra il 2016 e il 2017. Secondo gli inquirenti, le cartelle cliniche farlocche sarebbero servite per trarre in inganno la Regione Lazio, considerata dal Tribunale di Cassino parte offesa. La Regione, infatti, sarebbe stata raggirata in merito alla reale presenza dei ricoveri dei quattro pazienti in modo che la clinica ottenesse un ingiusto profitto, con rimborsi per prestazioni mai eseguite, danneggiando così l’ente pubblico e quindi la collettività per un importo di poco meno di 10mila euro.
Per quanto riguarda ulteriori cinque pazienti, Costa viene accusato di aver omesso di comunicare, sempre alla Regione, ente erogatore dei soldi per le prestazioni, che i loro ricoveri sarebbero stati effettuati per esami di diagnostica. In realtà, proprio perché si trattava solo di diagnosi, non sarebbe stato necessario il ricovero e dunque non sarebbe stato dovuto il rimborso regionale alla struttura sanitaria formiana. Per questi ultimi episodi, avvenuti tra l’agosto 2019 e il giugno 2020, la Procura calcola il danno alla Regione Lazio, e viceversa l’ingiusto profitto alla Clinica del Sole, per un importo di circa 13.500 euro.
Illuminanti per gli inquirenti non solo le testimonianze dei pazienti che dichiarano, ascoltati a sommarie informazioni, di non essere mai stati ricoverati, ma anche le affermazioni di un ex dipendente.
“Sono stato dipendente della clinica Casa del Sole di Formia dal novembre 1996 al mese di luglio 2018. Durante tale periodo di lavoro, sempre come dipendente a tempo indeterminato, – spiega alla polizia giudiziaria l’ex dipendente – ero infermiere e coordinatore delle quattro sale operatorie della clinica dal 2005 al 2018.
In particolare i miei compiti erano quelli di coordinare le liste degli interventi, e quello di gestire il personale infermieristico ed ausiliario per gli interventi programmati…Sono inoltre stato testimone di ricoveri falsi nei confronti di ignari pazienti, in possesso anche solo di semplice impegnativa per attività ambulatoriale, che sono stati successivamente pagati al Costa dalla Regione Lazio, anche se di fatto riportavano solo accertamenti diagnostici.
Tale falsificazione era effettuava personalmente dal dr. Costa Maurizio nel suo ufficio. Lo stesso compilava le cartelle, cliniche, da cui poi il signor G.F., amministrativo, inseriva i dati da cui generare la SDO (Scheda di dimissione ospedaliera) per il pagamento della Regione.
Il Costa Maurizio per effettuare tali falsi si è procurato i timbri di tutti medici e apponeva gli stessi nella cartella clinica (anamnesi, diagnosi e diario clinico), creando il falso materiale e documentale della cartella clinica. Sono a conoscenza che i medici sanno di questa attività illecita e che sono consenzienti nel far utilizzare i timbri e falsificare le firme.
Nell’anno 2017 il dr. Costa Maurizio mi chiese se conoscevo qualcuno per “dare una lezione” al funzionario della Regione Lazio a dell’Asl di Latina, che effettuava il controllo delle cartelle cliniche, in quanto lo stesso gli stava scartando una serie di cartelle cliniche a suo dire non conformi recandogli un danno patrimoniale”.