“Il Comune di Gaeta che invita a spegnere le luci è come Cicciolina che invita all’astinenza sessuale”. La citazione è della pagina Facebook di satira politica della città di Gaeta denominata GaetaSpia, che ha ironizzato sulla decisione dell’amministrazione comunale di aderire all’annuale campagna di sensibilizzazione sul tema della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico ideata dalla trasmissione radiofonica di Radio2 “Caterpillar” nel 2005 e divenuta nel corso degli anni una manifestazione riconosciuta a livello internazionale dal Parlamento europeo e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente italiano.
Insomma una iniziativa lodevole che lascia però emergere in tutta evidenza il paradosso gaetano sul quale ha ironizzato GaetaSpia, perchè la città alimenta per ben tre mesi l’anno le numerose e imponenti luminarie che attraggono decine e decine di pullman turistici da tutta Italia, al motto di “Gaeta si illumina con favole di luce”. Insomma da “Gaeta si illumina” a “Mi illumino di meno” il passo è breve. Troppo breve, appena un mese per … far “finta” di niente spegnendo le luci dei principali monumenti della città.
E infatti molti cittadini hanno scatenato il proprio umorismo ma anche in alcuni casi la propria rabbia, facendo notare l’ipocrisia del costo per le luminarie di circa 1 milione di euro – senza calcolare la spesa energetica per farle funzionare – e il messaggio votato al risparmio che rilancia anche la stessa locandina promossa dal Comune. Ma non solo, perchè qualcuno fa notare anche che “SONO DUE MESI PIENI CHE UNA NOSTRA CONCITTADINA È MORTA INVESTITA SULLA LITORANEA DOPO IL PONTE E NON FUNZIONA ANCORA IL SEMAFORO🚦 A CHIAMATA!!! Vergognatevi Vergognatevi. Uno spreco di Soldi Inaudito. Spreco Energetico Assurdo ed Inoltre a causa di un Cortocircuito durante Favole di luce SONO ESPLOSI A GAETA VECCHIA UNA MAREA DI ELETTRODOMESTICI, PC. Tacete!!!”.