CORI, SILVI (L’ALTRA CITTÀ) ACCUSA: “AMMINISTRAZIONE SENZA SENSO DELLE ISTITUZIONI”

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Comune di Cori. “Mancanza di senso delle Istituzioni dell’amministrazione De Lillis”, la minoranza denuncia lo svilimento delle istituzioni democratiche

“Registriamo l’ennesimo articolo del Sindaco De Lillis, in risposta alle nostre interrogazioni – esordisce il consigliere Evaristo Silvi capogruppo di minoranza de L’Altra Città – che riguarda l’esternalizzazione del SUAP. Ma le risposte istituzionali quando arriveranno?”.

In merito all’esternalizzazione del SUAP alla Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, la minoranza aveva chiesto il numero delle pratiche inevase, la regolarità della nomina della Commissione Agraria, e soprattutto la competenza del rilascio delle autorizzazioni. Infatti nella convenzione sottoscritta dal comune di Cori con l’Ente dei Castelli Romani, si dice che tutti i procedimenti diventano di competenza del SUAP di Rocca Priora, tranne “la trattazione e il rilascio delle autorizzazioni relative al commercio su aree pubbliche”.

Nella risposta del sindaco De Lillis, “si legge invece che il rilascio di tutte le autorizzazioni compete al SUAP di Cori, in quanto i Castelli Romani espletano solo l’istruttoria”.

“Oltre questa incongruenza tra quanto recita la convenzione e quanto afferma il sindaco, a distanza di quattro mesi dall’avvio del passaggio di competenze ai Castelli Romani, le imprese commerciali, artigianali, agricole, etc. e i loro consulenti lamentano che le pratiche inviate al SUAP di Cori non vengono lavorate, e non esiste un interlocutore – ribatte Silvi-. Si tratta di una situazione insostenibile per lo sviluppo economico del territorio. Quindi, la nostra perplessità, alla prova dei fatti, risulta confermata”.

Ma in generale, il consigliere Silvi lamenta la mancanza di risposte istituzionali alle tante interrogazioni che la minoranza da mesi avanza all’Amministrazione. Neanche la segnalazione al Prefetto ha smosso le acque per ottenere risposte sulle carenze del corpo dei vigili urbani e dell’ufficio anagrafe, quando invece ci sono dipendenti assunti per espletare queste mansioni; sulla gestione degli incassi della sagra del prosciutto cotto; sull’accordo realizzato senza avviso pubblico con la società EPLES per gestire la comunità energetica; sulla regolarità urbanistica dell’ex Stallone; sulla gestione dei 20 milioni di lavori pubblici.

“Non è possibile che le richieste dei consiglieri comunali restino inascoltate, che non ci sia nessun tipo di informazione completa e trasparente. Ci chiediamo: il Sindaco ha l’autorevolezza per esigere che i responsabili degli uffici rispondano alle interrogazioni sui temi di competenza? Ci sembra – conclude Silvi – che questo comportamento sia in spregio al rispetto necessario per le istituzioni democratiche”.

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