Licenziamenti in Corden Pharma: i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno proclamato uno sciopero per il 6 agosto. L’astensione dal lavoro indetta anche da Confail
“Come tutti ben sapete – scrivono Cgil, Cisl e Uil in un comunicato ai lavoratori dell’azienda chimica di Sermoneta – lo scorso 29 luglio è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo per ben 82 dipendenti sugli attuali 392, ed il giorno 5 agosto alle ore 14.30 si terra il primo incontro tra le Parti.
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“In questi giorni – continua il comunicato sindacale – abbiamo avuto modo di leggere approfonditamente la procedura e quello che ne deriva è il concreto timore che la Proprietà non abbia alcun interesse a rilanciare l’attività produttiva ma stia solo inseguendo l’equilibrio finanziario a discapito dei Lavoratori. Troppe variabili e troppi cambiamenti repentini ci hanno infatti costretto fino ad ora a fare i conti con una continua rincorsa alle informazioni per arrivare ad una corretta definizione del piano di rilancio del sito, che ad oggi appare ancora un miraggio, ma ci preoccupa maggiormente la conferma del disimpegno del Socio di riferimento la ICI Italia Holding“.
“Come Organizzazioni Sindacali – concludono – esprimiamo il nostro più completo disappunto sia nel merito della decisione presa che nei razionali utilizzati e riteniamo che la situazione attuale sia esclusivamente il risultato di una pessima condotta aziendale. Pertanto, unitamente alla RSU siamo a proclamare l’immediato stato d’agitazione ed 8 ore di sciopero con assemblea davanti l’ingresso dello stabilimento dalle ore 9.30 per il giorno venerdì 6 agosto 2021. Contestualmente invitiamo a ad unirsi alla nostra lotta a salvaguardia dei Lavoratori e del Territorio le Istituzioni, i Sindaci, nonché i politici e Parlamentari del Territorio, partecipando all’assemblea pubblica”.
Al contempo, anche il quarto sindacato, Confail, presente come rappresentante dei lavoratori di Corden, ha indetto lo sciopero per venerdì 6 agosto. Otto ore di sciopero. Mancanza di una chiara strategia aziendale dovuta all’incapacità o alla non volontà di risoluzione finalizzata ad evitare il fallimento dell’azienda e procedura di licenziamento che mette a rischio oltre che gli 82 lavoratori, l’intera forza lavoro nel medio periodo: questi i motivi alla base dell’astensione dal lavoro.
Anche per quanto riguarda un’altra grande crisi del momento a Latina, quella derivante dalla sospensione delle attività al Centro Morbella, il sindacato Clas ha reso noto che è stato raggiunto un accordo: l’autorizzazione degli ammortizzatori sociali sotto forma di cassa integrazione guadagni straordinaria per cinque mesi, dal 24 luglio al 23 dicembre 2021, per tutti i 56 lavoratori occupati presso il punto vendita Conad.
È questa l’intesa raggiunta questa mattina nel corso dell’incontro tra Regione Lazio, organizzazioni sindacali e la Società Comar Srl, che gestisce il punto vendita a marchio Conad presso il centro commerciale Morbella, finalizzato a definire la posizione dei lavoratori e la concessione del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale. Il ricorso alla cassa integrazione si è reso necessario in seguito alla imprevista chiusura del centro commerciale Morbella, con sospensione delle attività lavorative, come da apposita ordinanza emessa dal Comune di Latina.
“Preso atto della situazione di chiara difficoltà che si è venuta a determinare – ha spiegato il Presidente di Sindacato CLAS, Davide Favero – al fine di salvaguardare l’occupazione ed il reddito dei lavoratori abbiamo concordato l’attivazione della cassa integrazione straordinaria, garantendo il pieno reintegro della forza lavoro una volta cessato lo stato di emergenza in atto, con un completo e graduale ripristino dell’attività lavorativa per tutti i 56 lavoratori.Ci auguriamo che la vicenda che vede coinvolto il centro commerciale, possa risolversi nel più breve tempo possibile; come organizzazione sindacale continueremo a tenere alta l’attenzione con il coinvolgimento anche di tutte le parti Istituzionali”.