CONTRIBUTI AI PICCOLI COMUNI, CONSULTA ANCI LAZIO: “PORTIAMO A CASA UN RISULTATO POSITIVO”

Lubiana Restaini
Lubiana Restaini

La Coordinatrice Consulta Piccoli Comuni di ANCI Lazio Lubiana Restaini interviene sulle risorse destinate ai Comuni con popolazione inferiore ai mille abitanti

“La buona notizia – spiega Lubiana Restaini Consulta ANCI Lazio Piccoli Comuni – è che sono stati assegnate dal Ministero dell’Interno con il decreto 18 gennaio 2022 le risorse destinate ai Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, stanziate con il Decreto Legislativo detto Crescita dell’agosto scorso, per l’annualità 2022 la dotazione del fondo è di 168 milioni di euro“.

Tali contributi sono stati stabilizzati nel bilancio dello Stato, assegnati in cifra fissa a ciascuno dei 1.996 comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti, per un importo pari a 84.168,33 euro. I fondi sono finalizzati al potenziamento di investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.

“Si ricorda – ha continuato Lubiana Restaini – che, su espresso intervento dell’ANCI, si è riusciti a mostrare le condizioni inaccettabili in cui versavano questi Comuni, che registravano uno spopolamento avanzato, che sommato alla crisi demografica italiana, rischiavano di veder cancellate intere comunità, con danni incalcolabili al nostro patrimonio culturale”.

I contributi agli investimenti per i piccolissimi Comuni sono stati prima previsti e successivamente incrementati, con le seguenti modalità: 168 milioni per le annualità 2022 e 2023, 172 milioni per il 2024, 140 milioni dal 2025 al 2030, 132 milioni di euro per gli anni dal 2031 al 2033 e 160 milioni a decorrere dal 2034.
Gli enti beneficiari sono tenuti ad iniziare l’esecuzione lavori entro il 15 maggio 2022. A tal fine farà fede la data di aggiudicazione definitiva del contratto.

Nei casi di mancato rispetto del suddetto termine o di parziale utilizzo, verificati attraverso il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche della banca dati delle pubbliche amministrazioni, è prevista la revoca del contributo, in tutto o in parte, con successivo decreto ministeriale. I Comuni beneficiari classificano in bilancio le opere finanziate sotto la voce “contributo piccoli investimenti” (sezione anagrafica -“strumento attuativo”).

I contributi saranno erogati per una prima quota, pari al 50%, previa verifica dell’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori e per una seconda quota, pari al restante 50%, previa trasmissione al Ministero dell’interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.

“Sono procedure complesse e defatiganti – conclude Restaini – ma in attesa che i processi di semplificazione amministrativa per questa tipologia di Comuni divengano realtà, portiamo a casa un risultato assolutamente positivo. Buon lavoro ai nostri Sindaci, volontari civici in situazioni territoriali difficili”.

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