Il rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” edizione 2019, curata da ISPRA e SNPA – Sistema per la Protezione Nazionale dell’Ambiente -, indica una situazione di estrema crescita della cementificazione a scapito delle aree verdi. Proprio Roma, con un incremento di superficie artificiale netto di quasi 75 ettari tra il 2017 e il 2018, è il comune italiano che più ha trasformato il suo territorio nell’ultimo anno.
La provincia di Latina, nel suo complesso, raggiunge una percentuale di consumo di suolo del 10,29 % mentre l’indice peggiore è di Monza e Brianza che si conferma la provincia con la percentuale di suolo artificiale più alta, con circa il 41% di suolo consumato in rapporto alla superficie provinciale. Anche se, osservando lo stesso dato ma con valori assoluti, si noterà che il consumo di suolo della provincia di Latina è pari a 23.175 ha, mentre quello registrato nella provincia di Monza e della Brianza è 16.627 ha, seimila ettari in meno.
Provincia | Suolo Consumato 2018 (ha) | Suolo Consumato 2018 | Suolo Consumato Pro capite 2018 (m2 /ab) | Consumo di suolo 2017-2018 (ha) | Consumo di suolo 2017-2018 | Consumo di suolo pro capite 2017-2018 (m2 /ab/anno) | Densità consumo di suolo 2017-2018 (m2 /ha/anno) |
Latina | 23.175 | 10,29 % | 403 | 34 | 0,14 % | 0,58 | 1,49 |
Suolo consumato (2018) e consumo netto di suolo annuale (2017-2018) a livello provinciale. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA
Come accennato, Roma a per i consumi di suolo comunale ha segnato uno dei peggiori risultati a livello nazionale. Infatti, nella Capitale la cementificazione del suolo si è verificata, soprattutto, a causa della realizzazione di nuove aree commerciali e residenziali.
Latina, invece, lo scarto di consumo di aree verdi tra il 2017 e il 2018 è di soli 9,9 ettari. Qualcuno potrebbe pensare che, in fin dei conti, sia un dato confortante; tuttavia, c’è da considerare che nel comune pontino sono bloccati tutti i piani particolareggiati, circostanza che ha arrestato momentaneamente l’artificializzazione dei terreni di sei grandi quartieri.
Comune | Consumo di suolo |
Latina | 9,9 ha |
Consumo di suolo annuale netto in ettari (incremento 2017-2018) a livello comunale (primi tre comuni per ogni regione). Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA
Nonostante lo scarto positivo tra 2017 e 2018, Latina è il secondo comune del Lazio per estensione e piazzandosi ovviamente solo dopo Roma, prima città più estesa del Lazio; in maniera proporzionale alla loro ampiezza le due maggiori urbanizzazioni laziali, Roma e Latina occupano anche il primo e il secondo posto nella classifica regionale dei comuni che nel 2018 hanno consumato più suolo.
Regione | Comune | Suolo consumato 2018 |
Lazio | Roma | 29.875 ha |
Lazio | Latina | 4.269 ha |
Lazio | Fiumicino | 2.965 ha |
Suolo consumato in ettari (2018) a livello comunale (primi tre comuni per ogni regione). Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA
Le città devono necessariamente evolversi per seguire le esigenze dei cittadini che le popolano, ma dai risultati di studi ed evidenze scientifiche di cui sicuramente gli amministratori locali sono a conoscenza (se non lo sono, vuol dire che il problema è il troppo egocentrismo e non l’interesse), gli spazi urbani cominciano ad essere insalubri, co-attori della diffusione di alcune malattie soprattutto a carico dell’apparato respiratorio (ma non solo). Le aree verdi non sono un semplice vezzo estetico, sono naturali barriere anti-smog, preservano il territorio dalle alluvioni e le chiome degli alberi (se manutenute) arrestano l’impeto dei venti oltre che contrastare il surriscaldamento delle pavimentazioni urbane le quali, d’estate, moltiplicano la diffusione del calore (ogni anno in costante aumento). Pertanto, la costanza del cemento a discapito del verde pubblico, ciò considerato, è solo frutto del connubio tra chi specula e di chi non riempie questo vuoto con programmi politici nazionali e locali seri.