CONGRESSO PD, MARUCCO PRESENTA LA SUA CANDIDATURA: “PER ESSERE COMUNITÀ”

Adriana Marucco
Adriana Marucco

Martedì 19 marzo, alle 18.00, presso Latinadamare, Adriana Marucco presenta la sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico.

“Un evento” – spiega la candidata – “che vuole essere l’occasione prima di tutto per conoscerci, incontrarci, scambiare idee e opinioni. Per essere comunità, appunto. Perché è questo il senso che vogliamo dare a questa candidatura e all’insegna del quale ci avviamo al congresso, un congresso che immaginiamo nel segno dell’apertura e del dialogo: ritrovare la voglia, l’entusiasmo e il coraggio di essere comunità. Siamo convinti che la partecipazione sia la dimensione  fondamentale del fare politica, una politica che deve tornare a stabilire un contatto con le persone, non solo virtuale, ma un contatto che passi per i luoghi fisici, che torni a farsi tra la gente e per la gente.

Siamo convinti che sia necessario voltare pagina, senza dimenticare tutto ciò che di positivo c’è stato nel passato ,  che sia il momento di scrivere un nuovo capitolo, ma perché sia un capitolo che si sostanzi realmente di contenuti possiamo solo scriverlo insieme. Siamo convinti che Latina sia una città che meriti di più, che meritino di più i latinensi, alcuni dei quali – non dimentichiamolo – negli ultimi anni hanno dato un contributo prezioso alla ricerca scientifica, all’arte, allo spettacolo, che meritino di più i giovani che, pur aperti all’Europa e al mondo, come è giusto che siano, devono avere la possibilità di scegliere di restare, di costruire qui il loro futuro.

E costruire è la parola d’ordine a cui ci ispiriamo, perché è solo costruendo e non demolendo-cosa apparentemente più semplice- che si cresce nel segno del rispetto e del pluralismo. Noi vogliamo rappresentare quella parte di città che non si rassegna a restare ferma e tanto meno a tornare indietro, che rifugge dagli anacronismi e dall’immobilismo del Centrodestra,  che crede nelle potenzialità di un capoluogo che è il secondo del Lazio e che deve rivendicare appunto la sua centralità nella regione e in una provincia ampia ed eterogenea, ma vogliamo anche rivolgersi a quella parte di città che ha scelto di non scegliere e che ci auspichiamo ritrovi il senso della partecipazione alla vita collettiva e sociale”.

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