Confisca milionaria nei confronti di un 50enne: l’operazione della Guardia di Finanza di Aversa arriva anche a Minturno
Ieri, all’esito di mirati accertamenti economico-patrimoniali, delegati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e, in virtù di una prolungata istruttoria in contraddittorio con la parte, il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione ha disposto la confisca di beni mobili e immobili, nonché di partecipazioni societarie e relativi compendi aziendali, per un valore stimato in circa 4,3 milioni di euro, nella disponibilità del 50enne Ulderico Fabozzi, ritenuto collocabile all’interno della categoria criminologica dei soggetti dediti a traffici delittuosi e/o di coloro che vivono, anche in parte, con i proventi dell’attività delittuosa.
Il provvedimento di confisca è stato eseguito da parte dei militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Aversa, nelle seguenti località: Castel Volturno, Villa Literno, Frignano e Minturno (la società Ra.vi.gi.ta. srl, un immobile e due terreni).
L’indagine costituisce l’epilogo di un’articolata attività investigativa svolta dalle Fiamme Gialle e coordinata dall’Ufficio giudiziario, finalizzata alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale di Fabozzi e all’individuazione dei proventi illeciti che gli hanno permesso un ingiustificato arricchimento personale e l’accumulazione nel tempo di un ingente patrimonio.
Fabozzi è stato, infatti, riconosciuto quale soggetto connotato da una marcata pericolosità sociale alla luce del suo coinvolgimento, nel periodo 2000 – 2014, in molteplici procedimenti giudiziari concernenti, in particolare, numerosi e diversi delitti prevalentemente a sfondo patrimoniale, quali furto, truffa, ricettazione e il riciclaggio di autoveicoli.
Sulla base di queste evidenze, già nel marzo 2018 veniva sequestrato il patrimonio nella disponibilità del Fabozzi e iniziava così una prolungata fase istruttoria dinanzi al collegio giudicante che, esaminate le molteplici deduzioni difensive e gli esiti degli ulteriori approfondimenti investigativi svolti, riconosceva la pericolosità sociale del proposto, disponendo la confisca delle quote societarie e relativi complessi aziendali di 4 imprese, operanti in diversi settori, quali la vendita al dettaglio di articoli medicali ed ortopedici, gestione di Bar, nonché di intermediazione immobiliare di 35 immobili (ubicati nelle province di Caserta), nonché delle disponibilità finanziarie presenti in numerosi conti correnti, conti di deposito (in tutto 10) e altri investimenti finanziari, intestati allo stesso e a soggetti a lui stesso riconducibili.