CONFISCA CONFERMATA PER I BENI DELL’EX UDEUR

Nicola Ferraro
Nicola Ferraro

L’ex consigliere regionale campano dell’Udeur, Nicola Ferraro, si è visto confermata dalla Cassazione la confisca. Tra i beni due fabbricati a Gaeta e Formia

A ottobre 2020, la Guardia di Finanza di Caserta e la Polizia di Stato gli aveva confiscato beni mobili e immobili per un totale di 4 milioni di euro, compresa la pensione e tutte le indennità maturate durante la carica. Il provvedimento era stato disposto dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere alla luce di una precedente sentenza che ha condannato Ferraro in via definitiva per concorso esterno in associazione camorristica.

Ferraro, 59 anni, in qualità di imprenditore nel settore del trattamento dei rifiuti, è ritenuto dai giudici un colletto bianco del clan dei Casalesi, nello specifico con le fazioni Schiavone e Bidognetti.

I beni confiscati, secondo gli investigatori, erano stati acquisiti con i proventi delle attività illecite messe in piedi con la camorra. In particolare furono sottoposti a confisca nove fabbricati, tra cui uno Gaeta di 88 metri quadri, e uno a Formia di 92 metri quadri, un terreno, le quote di due società, un’autovettura e una moto, le disponibilità finanziarie presenti in numerosi conti correnti, conti di deposito ed altri investimenti finanziari. Nell’elenco compaiono anche le indennità ricevute per l’intero periodo di consiliatura alla Regione Campania, per un valore di oltre 800mila euro, oltreché al vitalizio.

Ora, la Corte di Cassazione di Roma ha respinto il ricorso presentato dall’ex consigliere regionale dell’Udeur e ha reso irrevocabile il provvedimento di confisca. Ferraro ha scontato 5 anni e 4 mesi di reclusione e non gode più del vitalizio da consigliere regionale.

Articolo precedente

TRAINING CAMP A VENTOTENE: “GRANDE OCCASIONE PER GLI AMMINISTRATORI COMUNALI”

Articolo successivo

TERRACINA: ITALIA SOVRANA E POPOLARE PRESENTA I SUOI CANDIDATI

Ultime da Giudiziaria