COMUNALI, IMPRENDITORI AGRICOLI E COLTIVATORI. CHIARATO: “PIÙ SERVIZI PER QUESTE CATEGORIE”

Imprenditori agricoli e coltivatori diretti, il candidato consigliere comunale per Fratelli d’Italia Andrea Chiarato: “Vanno potenziati i servizi”

LA NOTA – “Latina è nata come città di riferimento dell’agro pontino redento e quindi come centro a cui afferiscono le aziende agricole del territorio per ottenere le qualifiche, le autorizzazioni e le agevolazioni che sono previste per il comparto agricolo e per il suo funzionamento.
L’intera provincia è al quinto posto per produzione tra tutte quelle del nostro paese ed anche nel territorio comunale sono presenti aziende del settore agro-alimentare che necessitano di assistenza e di servizi che sono resi dall’ufficio comunale UMA.

L’attuale amministrazione Coletta ha avuto per questo settore il medesimo posizionamento di quello mostrato verso gli altri settori che esprimono l’economia di un territorio : diffidenza, sospetto, sostanziale immobilismo.
Ci si è limitati ad esplorazioni di interventi, consulte interminabili ed a tentare di mescolare la politica all’interno dell’iniziativa privata con l’obiettivo di rallentare lo sviluppo di un settore cardine, quello della produzione di alimentari e di beni primari, considerato aprioristicamente e ottusamente come a rischio inquinamento e di emissioni di co2.

Forse per questa ragione gli uffici comunali UMA , che rendono servizi obbligatori per il regolare svolgimento dell’attività agricola nel comune, non sono più all’altezza del loro compito.
Lentezza esasperante per le autorizzazioni alle migliorie delle strutture di riparo e di ricovero per le attrezzature meccaniche, per le certificazioni e pareri e soprattutto per le agevolazioni e ripartimenti dei combustibili necessari al lavoro nei campi e nelle stalle.

Il comparto agricolo nel territorio del nostro comune riguarda circa il 3,5 % di tutto il prodotto economico , è in crescita ed insieme al turismo può diventare una nuova frontiera del futuro dell’economia della città. Sarà nostro compito tracciare una nuova prospettiva per questa “new economy” non a chiacchiere ma con competenza e con l’obiettivo di dare opportunità e non toglierne a chi ne sta cercando.

Le ambiziose prospettive di economia pulita e con impatto limitato sono raggiungibili permettendo le conversioni e non annullando lo spirito imprenditoriale di chi vuole fare impresa e generare prodotti alimentari del territorio, ovvero il buon cibo della tradizione che noi vogliamo consumare”.

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