COMMISSIONI A GAETA: “ANCORA SILENZIO ASSOLUTO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE”

Comune di Gaeta
Comune di Gaeta

Commissioni consiliari al Comune di Gaeta, ancora un nulla di fatto. Insorge la coalizione del consigliere comunale Silvio D’Amante

“Ancora silenzio assoluto del Presidente del Consiglio Comunale di Gaeta, Speringo, sulla questione, ormai scottante ed imbarazzante per l’intera maggioranza, relativa alla costituzione delle Commissioni Consiliari. Nonostante i pareri del Ministero dell’Interno che hanno confermato tutto quanto sostenuto dal Consigliere D’Amante, sulla indispensabilità delle Commissioni e della loro funzione regolamentata dallo Statuto Comunale, il Presidente Speringo continua ad ignorare il problema con grave lesione del fondamentale diritto di partecipazione democratica della minoranza consiliare”. Lo dichiara, in una nota, l’esponente del Movimento 5 Stelle, Simone Avico, che sostiene il consigliere comunale D’Amante.

Claudia Magliuzzi della lista “Insieme con Silvio D’Amante” denuncia il perdurante silenzio del Presidente Speringo su un tema che, portato alla sua all’attenzione sin dal primo consiglio Comunale da D’Amante, non ha trovato ancora soluzione. Eppure la soluzione l’ha fornita il Ministero dell’Interno con ben due pareri, peraltro conformi alla istanza del Consigliere D’Amante, che confermano la necessità che in tutte le Commissioni Consiliari siano rappresentati tutti i Gruppi Consiliari ed in particolare che anche il Gruppo composto da un solo Consigliere ha diritto ad essere membro in ogni commissione. Bocciata anche l’avventata ipotesi di conferire alla Conferenza dei Capigruppo le funzioni delle Commissioni. Due organismi con caratteristiche e competenze diverse che neanche la modifica dello statuto potrebbe conciliare.

“Trovo che il mancato componimento delle commissioni consiliari – prosegue Simone Avico – ha comportato inefficienze nel corretto svolgimento della macchina amministrativa. I più penalizzati risultano i consiglieri comunali, sopratutto di minoranza. Il presidente del Consiglio Comunale, ruolo di garanzia tra l’altro, dimostra di non aver recepito il voto unanime della sua elezione, un modello da noi negativamente giudicato. Fino a quando – conclude Avico – non si deciderà per una soluzione chiara e trasparente, in linea con i pareri del Ministero e della numerosa giurisprudenza, come quella proposta dal Consigliere D’Amante, non sarà possibile discutere proposte in Consiglio comunale dal momento che, per regolamento, devono essere discusse e esaminate nelle rispettive commissioni.”

Articolo precedente

COVID, LAZIO: 2900 NUOVI CASI E 6 DECESSI

Articolo successivo

ASILO NIDO A MAENZA: OK A 1 MILIONI DI EURO DI FONDI PNRR PER LA REALIZZAZIONE

Ultime da Politica