Dopo l’incontro interlocutorio in Prefettura, i comitati contro i miasmi della Sep sono attesi in Commissione Rifiuti della Regione Lazio. Un appuntamento che avrebbe dovuto aver luogo già il 17 settembre scorso ma che, poi, a causa di un Consiglio regionale, è saltato.
Il Presidente della Commissiona Rifiuti, il consigliere regionale Marco Cacciatore (M5S), ha diramato una nota per confermare l’impegno che, a questo punto, a differenza della scorsa settimana, non è rimandato.
“Martedì mattina alle ore 12 la X Commissione Consiliare, che presiedo – scrive il consigliere regionale Cacciatore – si riunirà in Audizione relativamente all’impianto di trattamento rifiuti SEP Pontinia, in provincia di Latina. Anche in questo caso, come condiviso con l’Ufficio di Presidenza e col resto della Commissione, secondo una metodologia ormai consolidata, ho ritenuto dare seguito alla richiesta pervenuta da alcuni colleghi Consiglieri, come fatto con tutte le richieste di Audizione ricevute fino ad oggi. Il focus della seduta riguarderà quanto di competenza della Commissione, e pertanto tutti gli aspetti relativi all’impianto SEP che incidono in vista del futuro Piano Regionale di Gestione Rifiuti, che ci apprestiamo a discutere da qui a pochi mesi: il suo funzionamento, il fabbisogno che potrà soddisfare e quindi le sue prospettive. È fondamentale avere cognizione di causa della capacità impiantistica su cui la Regione Lazio può contare, al fine di elaborare un ciclo di impianti commisurato alle esigenze delle comunità, attento alla vivibilità dei territori ed agli interessi della collettività“.
Un’audizione che cittadini e comitati aspettano da tempo, anche in ragione degli ultima fatti accaduti come la rimozione di alcuni cartelli del sequestro sui terreni coinvolti nello scandalo Smoking Fields, la trinciatura del mais iniziata nei medesimi campi e, da ultimo, a confermare ciò che non cambia da anni, i messaggi di dolore e disagio della popolazione del comprensorio tra Mazzocchio e Priverno, con propaggini persino a Sabaudia, che non accennano a diminuire a tal punto che i comitati, nell’incontro in Prefettura del 18 settembre, hanno sottolineato la loro apprensione per quanto riguarda l’ordine pubblico in assenza di mutamenti sostanziali rispetto alla vivibilità dell’area.